Un luogo pensato per mettere la qualità di vita al centro del percorso di cura. È questo il cuore del nuovo Centro Mandelli, la cui prima pietra è stata posata oggi a Roma. Il progetto, promosso da AIL Roma, nasce per offrire ai pazienti ematologici un percorso gratuito di cure complementari integrate alle terapie tradizionali, con un approccio olistico in linea con l’eredità del Professor Franco Mandelli, fondatore dell’associazione nel 1984 e figura chiave dell’ematologia moderna.
Il Centro offrirà servizi gratuiti e personalizzati, attivabili su indicazione dell’ematologo curante: supporto psicologico, consulenze psichiatriche, fisioterapia e riabilitazione motoria, nutrizione clinica, consulenze ortopediche, mindfulness e tecniche di rilassamento. A questi si aggiungono un info-point dedicato ai servizi AIL Roma e un servizio navetta. L’obiettivo è unificare attività oggi frammentate, garantendo continuità assistenziale e riducendo le disuguaglianze nell’accesso ai trattamenti di supporto.
«Con il nuovo Centro – ha dichiarato Maria Luisa Rossi Viganò, presidente di AIL Roma – proseguiamo l’impegno di Franco Mandelli, che ha dedicato la vita ai pazienti con tumori del sangue. Manteniamo vivi i suoi valori: il paziente al centro, l’attenzione alla qualità della vita e l’umanizzazione delle cure».
La struttura sorgerà nelle immediate vicinanze della sede AIL Roma, dell’UOC di Ematologia del Policlinico Umberto I e della Casa AIL “Residenza Vanessa”, rafforzando il polo romano dedicato alle malattie del sangue. «L’alleanza tra AIL Roma e l’Ematologia del Policlinico Umberto I dura da oltre 40 anni – ha sottolineato Maurizio Martelli, direttore dell’UOC –. Questo Centro darà continuità terapeutica ai pazienti, integrando trattamenti olistici con le terapie oncologiche e migliorando il benessere psicofisico durante e dopo le cure».
A evidenziare la complessità dei bisogni dei malati ematologici è Claudio Cartoni, responsabile delle Cure Palliative e Domiciliari: «Dalla diagnosi emergono sintomi fisici e psicologici spesso difficili da gestire e non sempre i pazienti riescono ad accedere a terapie di supporto adeguate. Il Centro Mandelli offre una risposta concreta, riunendo servizi essenziali in un unico luogo».
Il concetto di emato-wellness sarà uno dei pilastri dell’offerta, come spiega Maria Teresa Petrucci, dirigente medico dell’Ematologia del Policlinico Umberto I: «Attività fisica e fisioterapia sono fondamentali soprattutto per chi soffre di mieloma multiplo, patologia che compromette spesso la salute osteo-muscolare. Un approccio integrato migliora la risposta alle terapie e la qualità di vita».
Accanto agli aspetti clinici, il Centro intende anche mitigare la cosiddetta “tossicità finanziaria”, un fenomeno che incide sulla sopravvivenza dei pazienti oncologici. «Il 25% dei pazienti ematologici affronta difficoltà economiche significative – ricorda Fabio Efficace della Fondazione GIMEMA –. Chi vive problemi finanziari soffre maggiormente di fatigue e ha più difficoltà nelle attività quotidiane. Una migliore qualità di vita migliora anche l’aderenza terapeutica e quindi le possibilità di guarigione».
Il progetto architettonico, firmato dagli architetti Paolo Pannocchi, Antonio Luchetta e Luca Traini, prevede uno spazio accessibile di oltre 200 metri quadri al piano strada, articolato in ambulatori, area palestra, zona emato-wellness, info-point e una sala d’attesa studiata per favorire un ambiente sereno e accogliente.
Gli impatti attesi del Centro Mandelli nel primo anno di attività sono significativi:
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600 pazienti presi in carico
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200 pazienti e caregiver supportati psicologicamente
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30–40 consulenze psichiatriche
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50 percorsi di riabilitazione
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100 pazienti seguiti per la nutrizione clinica
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440 tratte navetta attivate
L’investimento complessivo per il biennio 2025/2026 è di circa 1,6 milioni di euro, coperti grazie alla donazione di una grande sostenitrice di AIL Roma, al bando “Grandi Progetti” di AIL Nazionale e alle tradizionali raccolte fondi (Uova di Pasqua, Stelle di Natale, 5×1000). A regime, dal secondo anno, i costi annui stimati sono di circa 250.000 euro.
Durante la presentazione non sono mancati i messaggi istituzionali. «Mandelli aveva intuito l’importanza di prendersi cura della persona nella sua interezza – ha affermato Francesco Rocca, presidente della Regione Lazio –. Il Centro che porta il suo nome ne è una testimonianza concreta».
Fabrizio D’Alba, direttore generale del Policlinico Umberto I, ha ricordato il ruolo del terzo settore: «La complementarità tra istituzioni e associazioni è fondamentale: AIL Roma è un alleato prezioso nella cura dei pazienti».
Infine, Giuseppe Quintavalle, direttore generale della ASL Roma 1, ha evidenziato il cambio di paradigma che il nuovo Centro rappresenta: «Stiamo costruendo un modello che va oltre le liste d’attesa: puntiamo alla vera presa in carico. Strutture di riferimento come il Centro Mandelli sono essenziali per una sanità più integrata e vicina alle persone».
