La Tradizionale Infiorata di Genzano di Roma, giunta quest’anno alla sua 247ª edizione, assume un significato ancora più profondo e condiviso. L’appuntamento, che da secoli colora di fiori e simboli sacri il cuore della cittadina laziale in occasione della festività del Corpus Domini, si lega quest’anno al Giubileo indetto da Papa Francesco, dedicato al tema “Pellegrini di speranza”.
Proprio la speranza è diventata il filo conduttore scelto dall’Amministrazione comunale e dalla comunità per questa edizione: “Coltiviamo Speranza” è il messaggio che attraversa i tappeti floreali, i gesti e le iniziative legate alla manifestazione. Non solo una celebrazione della tradizione artistica, dunque, ma anche un’esortazione rivolta a tutti i cittadini a collaborare per costruire insieme un futuro più giusto, solidale e pacifico.
“Coltivare speranza significa investire consapevolmente nel futuro — ha spiegato il sindaco Carlo Zoccolotti — promuovendo valori fondamentali come la pace, la solidarietà, la giustizia e il rispetto reciproco. È una risorsa essenziale, soprattutto in un’epoca segnata da conflitti e disuguaglianze.”
Scuola e arte urbana protagoniste dell’Infiorata 2025
Un ruolo centrale in questo processo è stato attribuito alla scuola pubblica, vista come luogo di formazione di cittadini consapevoli e protagonisti attivi del cambiamento. Accanto alla trasmissione dei saperi e alla conservazione della tradizione infiorata, l’Amministrazione ha voluto quest’anno affiancare anche un’opera di street art, per portare l’Infiorata fuori dal centro storico e avvicinarla ai più giovani.
Ospite d’eccezione dell’edizione 2025 è stato Lucamaleonte, uno degli artisti più significativi della street art italiana. L’artista romano, noto per le sue opere a forte impatto sociale e simbolico, ha realizzato un murales su una delle pareti di una scuola di Genzano, riprendendo il bozzetto del suo quadro infiorato. Un segno destinato a rimanere nel tempo, come simbolo visivo di questa edizione particolare.
Lucamaleonte, nome d’arte di Luca Vollono, ha alle spalle una carriera internazionale e un linguaggio artistico in continua evoluzione: dai primi stencil fotografici fino ai murales a mano libera di grandi dimensioni, spesso caratterizzati dalla presenza dell’icosaedro, suo simbolo ricorrente e firma visiva. Le sue opere affrontano temi sociali e ambientali, dialogando con i luoghi e le comunità che le ospitano.
Una tradizione che vive nel presente guardando al futuro
A sottolineare il valore di questa manifestazione come patrimonio collettivo è intervenuta anche Marta Elisa Bevilacqua, consigliera delegata all’Infiorata: “Abbiamo scelto il tema della speranza coniugato alla prima persona plurale, perché crediamo che essa sia un esercizio collettivo, capace di anticipare il futuro e contrastare il nichilismo e la nostalgia sterile. La nostra Infiorata è una tradizione che vive proprio perché ha saputo accogliere i cambiamenti, mantenendo salde le radici e rinnovando la propria forma.”
L’edizione 2025, come ogni anno, è stata resa possibile grazie al lavoro instancabile delle Maestre Infioratrici e dei Maestri Infioratori, dei responsabili e degli operatori del cantiere, delle associazioni del territorio, delle forze dell’ordine, della Protezione Civile e di tutti i cittadini coinvolti. Un impegno corale che regala ogni anno emozioni e orgoglio a Genzano, attirando migliaia di visitatori per ammirare i suggestivi tappeti floreali.
“Coltiviamo bellezza, coltiviamo pace, coltiviamo speranza” — ha concluso il sindaco Zoccolotti. Ed è proprio questa l’essenza più autentica di una tradizione secolare che continua a fiorire nel presente.