Prossima tappa: il Nicaragua, per la sfida mondiale del 2026
Madrid si è trasformata per un giorno nella capitale europea della mixology sostenibile. Qui, presso la House of Mixology fondata da Luis Inchaurraga, 18 dei migliori bartender del continente si sono sfidati nella quinta edizione della Flor de Caña Sustainable Cocktail Challenge, il concorso internazionale che celebra creatività e responsabilità ambientale nel mondo dei cocktail.
A imporsi nella Finale Regionale Europea sono stati sei talenti destinati ora a rappresentare il Vecchio Continente nella Finale Globale in Nicaragua nel 2026, dove si assegnerà il titolo di World’s Most Sustainable Mixologist by Flor de Caña e un premio da 10.000 dollari.
I nuovi campioni europei sono:
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Yvonne Chan (Regno Unito, Kwãnt Mayfair) con First of May
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Timothée Nicolas (Francia, DROPS) con Rice Up!
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Emanuele Aurioso (Italia, Teleria 108) con Bloody Thirsty
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Dawid Stoch (Polonia, Art Katowice) con Clever Club
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Emil Durchev (Paesi Bassi, LuminAir) con Not Your Usual Daiquiri
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Oliden James Mata Saballo (Spagna, Lovo Cocktail Bar, Madrid) con Ron-Mate
A valutarli, una giuria d’eccezione composta da Anna Sebastian, consulente britannica e fondatrice di Celebrate Her; Emanuele Balestra, bar director dell’Hôtel Barrière Le Majestic di Cannes, noto per le sue innovazioni botaniche; e lo stesso Luis Inchaurraga, considerato uno dei maestri della mixology spagnola.
L’edizione 2025 ha avuto un sapore particolare: nel 135° anniversario del brand, i bartender sono stati invitati a reinterpretare i grandi classici della miscelazione con un approccio sostenibile, dimostrando che la creatività può andare di pari passo con il rispetto per l’ambiente.
Con oltre 40 Paesi coinvolti, la Sustainable Cocktail Challenge è diventata un punto di riferimento globale non solo per gli appassionati di mixology, ma anche per chi vede nella sostenibilità il futuro dell’hospitality.
Flor de Caña, infatti, non è solo sponsor: è il primo rum certificato Carbon Neutral e Fair Trade, prodotto con energia 100% rinnovabile e un impegno concreto che, dal 2005, ha portato alla piantumazione di oltre un milione di alberi.
La prossima fermata sarà dunque il Nicaragua, sugli isolotti vulcanici di Las Isletas: un palcoscenico naturale perfetto per incoronare il mixologist più sostenibile del pianeta.