Pizza World Cup 2025, la corona va a Fabien Figus: la pizza parla francese

Pizza World Cup 2025, la corona va a Fabien Figus: la pizza parla francese

Tra impasti impeccabili, creatività gourmet e contaminazioni internazionali, il pizzaiolo francese conquista il titolo di Super Campione del Mondo a Pomezia. La kermesse celebra la pizza come simbolo universale di gusto e cultura.

Il profumo della pizza appena sfornata ha invaso per tre giorni le sale del Centro Congressi Selene di Pomezia, trasformandole in un crocevia di culture, tradizioni e innovazioni gastronomiche. Qui si è svolta la 23ª edizione del Pizza World Cup, l’evento più atteso da pizzaioli e appassionati di arte bianca. E quest’anno, a sorpresa, il gradino più alto del podio ha parlato francese: il nuovo Super Campione del Mondo 2025 è infatti Fabien Figus, pizzaiolo che ha saputo conquistare la giuria internazionale con un mix di rigore tecnico, sensibilità creativa e materie prime di eccellenza.

Tradizione e innovazione nello stesso forno

Il Pizza World Cup non è una semplice gara: è un viaggio nel mondo della pizza, in tutte le sue declinazioni. Dalle classiche margherite napoletane alle versioni contemporanee e gourmet, fino alle pizze senza glutine, in teglia, fritte o persino trasformate in dessert: 20 categorie che raccontano la straordinaria versatilità di un piatto che non smette mai di reinventarsi.
E accanto alle prove più canoniche, hanno trovato spazio anche sfide inedite come lo “Spaghetto d’Oro”, la pizza influencer, i “Sapori del Sud” e la pizza romana, capaci di intrecciare storytelling gastronomico, innovazione digitale e memoria delle tradizioni locali.

Il trionfo di Figus

La vittoria di Fabien Figus non è stata un colpo di fortuna, ma il risultato di una ricerca meticolosa. Impasti leggeri e ben maturati, condimenti bilanciati, un uso sapiente di ingredienti freschi e di qualità: elementi che, combinati con creatività e tecnica, hanno convinto una giuria proveniente da Europa, Asia, America e Africa.
“Il Pizza World Cup è molto più di una competizione: è un luogo dove la pizza diventa linguaggio universale e forma d’arte” – ha ricordato il maestro pizzaiolo Mario Amedeo Folliero, presidente dell’UPTER, annunciando anche l’inaugurazione del Museo della Pizza Folliero, pensato come custode della storia e dell’evoluzione di questo simbolo gastronomico.

La pizza, patrimonio globale

Con oltre due decenni di storia, il Pizza World Cup conferma la sua vocazione: raccontare la pizza come simbolo del Made in Italy, ma anche come piatto universale, capace di accogliere contaminazioni e linguaggi diversi senza perdere la sua anima popolare.
Quest’anno il titolo mondiale viaggia oltre confine, in Francia, portando con sé il nome di Fabien Figus, che da oggi entra ufficialmente nel pantheon dei grandi maestri dell’arte bianca. Una vittoria che ricorda come la pizza, pur restando italiana per DNA, appartenga davvero al mondo intero.

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