Civita Castellana, all'ospedale Andosilla intervento innovativo per un’ernia di grandi dimensioni

Civita Castellana, all'ospedale Andosilla intervento innovativo per un’ernia di grandi dimensioni

Un intervento chirurgico complesso e di grande rilievo è stato eseguito nei giorni scorsi all’ospedale Andosilla di Civita Castellana. Il team dell'unità operativa di Chirurgia generale, guidato dal dottor Fabio Cesare Campanile, ha infatti trattato con successo un caso particolarmente raro e impegnativo di ernia di grandi dimensioni, ricorrendo a una tecnologia d’avanguardia sviluppata in Germania e a un articolato programma terapeutico.

Il paziente, già sottoposto in passato a diversi interventi per un’ernia inguinale, presentava una situazione critica: l’intero intestino tenue era fuoriuscito nell’ernia, insieme a una seconda ernia addominale di notevoli dimensioni. Una condizione che i chirurghi definiscono “perdita di diritto di domicilio”, quando cioè gli organi non hanno più spazio per rientrare nella cavità addominale.

"Si è trattato di una situazione estremamente complessa e rara", ha spiegato il dottor Campanile. "Per affrontarla, abbiamo pianificato un programma terapeutico personalizzato e graduale, iniziato più di un mese prima dell’intervento".

La preparazione ha previsto l’iniezione di sostanze nei muscoli addominali per favorirne l’allungamento e, successivamente, l’applicazione di uno “pneumoperitoneo progressivo”: una tecnica che consiste nel gonfiare lentamente l’addome per crearvi nuovo spazio interno, sotto stretto controllo medico.

Durante l’intervento, durato circa sette ore, il team chirurgico si è avvalso di un sistema di trazione intraoperatorio di ultima generazione, che ha permesso di aumentare il volume della cavità addominale e riposizionare correttamente l’intestino. Infine, è stata ricostruita la parete addominale, gravemente compromessa dalle ernie.

Fondamentale è stata la collaborazione tra i diversi professionisti dell’ospedale Andosilla: anestesisti, infermieri di sala operatoria, personale di reparto e il supporto del team della terapia intensiva dell’ospedale Belcolle di Viterbo, che ha preso in carico il paziente nella fase postoperatoria immediata.

"Interventi di questo tipo sono possibili solo grazie alla sinergia tra tutte le figure coinvolte e al sostegno della direzione aziendale, che ci permette di accedere a tecnologie avanzate", ha sottolineato Campanile.

Il caso, risolto con successo, conferma l’alto livello di competenza e innovazione raggiunto dall’équipe chirurgica dell’ospedale Andosilla, punto di riferimento per la chirurgia complessa nel territorio viterbese.

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