Il Canto delle Creature, concerto di boschi, pascoli e cuori, un progetto originale di Ambrogio Sparagna, con l’Orchestra Popolare Italiana, il Coro Popolare diretto da AnnaRita Colaianni e la partecipazione di Ziad Trabelsi, Thedoro Melissinopoulos e Davide Rondoni, sabato 20 dicembre alle 19,00 nella Chiesa San Francesco a Ripa a Roma. Progetto Speciale per Celebrazioni Otto centenario Francescano. Il Canto delle Creature è un viaggio poetico musicale sulle orme di Francesco e del suo Cantico. Quel testo che il poeta santo e giullare scrisse in tre momenti della sua vita, concludendolo poco prima della morte, è la sintesi semplice e profonda della sua visione del mondo. Molti lo conoscono ma non lo han mai letto davvero. È urgente tornare a vedere cosa c'è in quelle parole e che esperienza indicano. Non solo sono tra le origini della letteratura europea, ma segnano una strada che vale anche oggi per l'uomo e per il suo rapporto con la natura contro tutte le ideologie e contro slogan e banalità. Viaggeremo danzando e cantando in quel testo e in tanti canti popolari che ne riecheggiano. Ci accompagneranno canti di ogni terra, suoni antichi e nuovi compagni. Coglieremo intuizioni, colpi di scena, meravigliosa poesia del Santo genio che ci può guidare in tempi difficili nutrendoci di speranza e bellezza. Nello spettacolo, che vede anche la partecipazione di Davide Rondoni nella letture di alcune sue poesie, oltre alla riproposizione musicale integrale del Cantico delle creature, sono presenti una serie di laudi popolari legate al repertorio francescano tratte dagli antichi codici del Laudario di Cortona e brani della tradizione bizantina interpretati dal cantante greco Theodoro Melissinopoulos e brani devozionali islamici proposti dal virtuoso tunisino Ziad Trabelsi. Nel corso dei secoli il cantico francescano ha generato nella tradizione italiana lo sviluppo di una serie di canti che ne hanno ampiamente utilizzato alcuni modi poetici come appare evidente nel repertorio delle laudi cinquecentesche attribuite a San Filippo Neri e nelle canzoncine spirituali settecentesche di Sant’Alfonso Maria dei Liguori. Sparagna ne ha elaborate alcune fra le più significative come le filippine Chi vuol salire in cielo, Vanità di vanità, Lodate Dio e quelle in dialetto napoletano antico come Viene Suonno, Oggi è nata na nennella . Le musiche degli strumenti musicali e le voci del Coro popolare guidato da AnnaRita Colaianni, insieme alle liriche del poeta Davide Rondoni, generano uno straordinario concerto di boschi musicali, pascoli sonori e cuori vibranti. Al centro della scena Sparagna, sostenuto dalla straordinaria energia e bravura dei musicisti dell’Orchestra, dà vita ad una grande festa spettacolo nel nome del Santo Giullare che riesce ad animare la piazza tra organetti, chitarre, zampogne e ciaramelle e tamburelli. Così stregati dall’energia del ritmo ed affascinati dalla varietà̀ ed originalità̀ dei suoni degli strumenti popolari e dalla forza delle voci , tutti si ritrovano a rivivere suggestioni ed emozioni straordinarie tipiche delle antiche feste contadine italiane.
"C'è una musica nel mondo, ma se non canti non la senti" dice il poeta. Da sempre l'essere umano in mezzo alla natura canta. Con timore a volte, a volte con meraviglia. Da sempre l'uomo canta lavorando, camminando, accompagnando i morti, amando. Unisce il suo canto a quel che egli stesso chiama canto delle acque, delle fronde, delle bestie, dei venti e di tutte le creature. Nel "Canto delle creature" che trovò in Francesco d'Assisi un grande interprete e poeta, prendono voce alberi, stelle e animali, insieme a pastori, contadini, ragazze e ragazzi innamorati, madri, marinai, ladri e santi. Perché con la Natura non ci può essere armonia, né rispetto, se non si ascolta e non si canta insieme.
INGRESSO GRATUITO FINO AD ESAURIMENTO POSTI
