Nasce REDORI: la voce delle donne della ristorazione parte da Forlì

Nasce REDORI: la voce delle donne della ristorazione parte da Forlì

Il Salone Comunale di Forlì accoglie la prima Giornata Nazionale REDORI: un nuovo movimento dedicato alle donne della ristorazione, tra memoria, inclusione e futuro

Forlì diventa capitale di un movimento inedito e necessario. Lunedì 29 settembre, dalle ore 15, il Salone Comunale ospiterà la prima Giornata Nazionale REDORI, la Rete Donne della Ristorazione Italiana. Un appuntamento che non ha precedenti nel panorama nazionale e che segna l’avvio di un percorso culturale, sociale e professionale dedicato alle donne che operano, a ogni livello, nel mondo della ristorazione: non solo chef, ma anche enologhe, macellaie, norcine, oltre a comunicatrici del cibo, giornaliste. Una rete aperta a tutte quelle donne che vogliono dare il contributo a una nuova narrativa del cibo in Italia, un gruppo aperto per relazionarsi e scambiare idee.

Dietro questo progetto c’è l’impegno di Angela Ferracci, fondatrice e presidente dell’Associazione Culturale Anna Dente e della REDORI. Non un’iniziativa estemporanea, ma la naturale prosecuzione di un’eredità culturale e familiare: quella di sua madre, la celebre chef Anna Dente, ambasciatrice della cucina romana e laziale, che fece della convivialità contadina un patrimonio da custodire e tramandare. Prima di morire, chiese alla figlia di portare avanti il valore delle donne nella ristorazione. Angela ha trasformato quella promessa in azione concreta, dando vita a una rete che oggi diventa movimento nazionale.

La memoria che si fa progetto

La figura di Anna Dente rappresenta il filo rosso che lega memoria, identità e futuro. Cuoca, macellaia, ostessa, premiata dalla Regione Lazio come ambasciatrice della cucina tradizionale, arrivò a cucinare persino allo Stadio Olimpico per il match di rugby Italia - Nuova Zelanda, nel 2012, segnando una pagina di storia che univa sport, cultura gastronomica e spirito comunitario.

A lei è stato intitolato nel 2024 il Premio Internazionale Anna Dente Ostessa, la prima iniziativa di questo genere in Italia e probabilmente nel mondo ad avere come riferimento una donna chef. La sua prima edizione ha premiato 45 professioniste del settore, di cui 28 donne, tra cui la romagnola Elisa Maraldi, riconosciuta per la capacità di incarnare i valori di resilienza, coraggio e rispetto delle materie prime che caratterizzavano la filosofia di Dente. Un premio che ha già avuto risonanza internazionale, tanto da aprire la strada alla partecipazione di REDORI al Forum delle donne della ristorazione che si terrà a New York.

Forlì come punto di partenza

Non è un caso che la prima giornata nazionale di REDORI nasca a Forlì. È qui che Angela Ferracci ha trovato la forza di dare concretezza a un progetto che unisce impegno sociale e cultura gastronomica. “La Romagna mi ha adottato quindici anni fa - ricorda Ferracci - e qui ho avuto la possibilità di portare avanti ciò che mia madre mi aveva chiesto in punto di morte: promuovere il valore delle donne nella ristorazione”.

Il Salone Comunale di Forlì diventerà così la cornice di un confronto che intreccia istituzioni, ricerca accademica e testimonianze dirette. Interverranno l’assessore alle Pari Opportunità Andrea Cintorino, la Dr.ssa Diana Babic, gastronoma e segretaria del comitato scientifico dell’Associazione, che con la sua tesi di laurea ha ricostruito il contributo delle donne nelle cucine professionali italiane dal Novecento a oggi; Barbara Faticoni, responsabile servizio certificazioni della Camera di Commercio della Romagna, che affronterà il tema del gender balance nella ristorazione come strumento di innovazione e crescita. A portare il focus sulla comunicazione sarà la giornalista e scrittrice Martina Liverani, che guiderà anche la moderazione del dibattito, con un approfondimento sul linguaggio inclusivo nel giornalismo enogastronomico.

Un movimento inclusivo, non divisivo

REDORI non nasce per creare contrapposizioni, ma per offrire uno spazio di inclusione. Angela Ferracci ci tiene a sottolineare che “non si tratta di fare uomini contro donne, ma di fare tutti insieme, perché altrimenti non si arriva mai a una vera parità”. La ristorazione è uno dei settori in cui le donne sono numerose, spesso protagoniste invisibili di cucine, cantine e sale, ma ancora oggi sottorappresentate nei media e penalizzate da dinamiche di discriminazione.

L’obiettivo della rete è duplice: da un lato valorizzare professionalità e competenze, dall’altro creare strumenti concreti di cambiamento. Tra i temi in agenda, la conciliazione fra lavoro e maternità, il mancato riconoscimento del lavoro usurante in cucina e in sala, e la necessità di offrire alle nuove generazioni un modello di ristorazione più equo e sostenibile.

Un percorso che guarda lontano

La prima giornata nazionale è solo l’inizio. REDORI ha già annunciato l’intenzione di trasformare questo appuntamento in un tour annuale, con tappe che toccheranno città e territori simbolici della ristorazione italiana: dalla Puglia alla Valle d’Itria, da Milano a Napoli, fino a Catania. Ogni edizione sarà occasione per accendere i riflettori sulle realtà locali, dando voce a quelle professioniste che troppo spesso restano invisibili.

Il movimento guarda anche oltre i confini nazionali, con legami che si stanno consolidando a livello europeo e internazionale. Un segnale forte, che dimostra come il tema dell’inclusione e della parità di genere nella ristorazione non sia più rinviabile.

Patrocini e collaborazioni

La 1° Giornata Nazionale REDORI è organizzata dall’Associazione Culturale Anna Dente e da REDORI - Rete Donne della Ristorazione Italiana, con il patrocinio dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Forlì, della Fondazione Casa Artusi, e la collaborazione di ARIES Security & Service.

Image

Publish the Menu module to "offcanvas" position. Here you can publish other modules as well.
Learn More.