Si tiene nei giorni 7, 8 e 9 novembre 2025 alla Casa del Cinema di Roma, la sesta edizione della “Muestra de Cine Mexicano en Roma, Otoño 2025”. Fondato e diretto da Cecilia Romo Pelayo, il festival – a ingresso libero fino a esaurimento posti - si conferma come l’unico spazio in Italia interamente dedicato al cinema messicano. Questa edizione rende omaggio agli esordi di tre grandi Maestri del cinema messicano contemporaneo — Alejandro González Iñárritu, Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro — con la proiezione delle loro rispettive opere prime: Amores Perros, Sólo con tu pareja (tit. ita Uno per tutte) e Cronos, film che hanno segnato una nuova era per la cinematografia messicana e internazionale.
Il programma propone sedici film - tutti in versione originale con sottotitoli in italiano - una ricca selezione di opere che riflettono la diversità e l’eccellenza del cinema messicano contemporaneo. Tra i titoli più attesi: Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, vincitore al Sundance e scelto per rappresentare il Messico nella corsa ai Premi Oscar 2025.
Nella giornata d´inaugurazione, Venerdì 7 novembre, dalle 15.30 una selezione di cortometraggi in collaborazione con Festival Shorts México, il più importante festival di cortometraggi dell’America Latina. In serata, apertura ufficiale organizzata con l’Ambasciata Messicana a Roma, sarà possibile vedere in collaborazione con la AMACC (Academia Mexicana de Artes y Ciencias e in Cinematográficas) il cortometraggio Humo di Rita Basulto che è stato incluso nella shortlist della 96ª edizione del Premio Oscar ed è stato nominato agli Annie Awards come Miglior Cortometraggio Animato. Daniel è un bambino che viaggia in treno verso un destino oscuro; l’abbandono e la tragedia della guerra lo hanno convertito in un passeggero abbattuto e senza futuro. La sua innocenza e la sua immaginazione saranno le uniche scappatoie momentanee al suo destino fatale. La casa di fumo lo aspetta.
A seguire l’esordio di Alfonso Cuarón con Sólo con tu pareja (tit. ita Uno per tutte), in cui un giovane pubblicista, yuppie e casanova Tomás è oggetto di una macabra vendetta quando l’infermiera Silvia, una delle sue conquiste, scrive “positivo” sulle sue analisi per l’ AIDS. Mentre cerca un modo rapido per morire Tomás si innamora dell’assistente di volo Clarisa, anche lei sul punto di suicidarsi perché il suo amante ha una relazione con un'assistente di volo della Continental Airlines…
Nella giornata di sabato 8 alle 15.00 in collaborazione con la AMACC (Academia Mexicana de Artes y Ciencias Cinematográficas) Tempestad, lungometraggio della Cineasta Messicana-Salvadoregna, Tatiana Huezo. Una donna viene rinchiusa in un carcere controllato dalla delinquenza organizzata mentre un’altra donna cerca la propria figlia scomparsa. Attraverso immagini che conducono in un viaggio nel nord del Messico, le due testimonianze si intrecciano e ci portano dritto al centro di una tormenta: un paese in cui la violenza ha preso il controllo delle nostre vite, dei nostri desideri e dei nostri sogni. Di fronte a tutto ciò la lucidità delle due donne che, come un piccolo e significativo atto di resistenza, si rifiutano di accettare questa realtà…
Spazio poi all’ospite d’onore, Lorena E. González, protagonista e produttrice di Lo que dice el corazón di René Bueno, il primo film messicano interpretato da un bambino nello spettro autistico, Sergio Valenzuela.
Alle 20.00 Cronos, il pluripremiato esordio horror di Guillermo del Toro prodotto da Bertha Navarro e vincitore di diversi Premi Ariel (Massimo riconoscimento del Cinema Messicano) e del Gran Premio della Settimana della Critica al Festival di Cannes del 1993 e del Premio Ariel . Nel 1535, un alchimista costruisce uno straordinario meccanismo incapsulato in un piccolo artefatto dorato. L’invenzione, disegnata per poter offrire la vita eterna al suo creatore, sopravvive al suo fabbricante fino al 1997 quando viene scoperto dall’antiquario Jesús Gris. Affascinato dalla scoperta, non si rende conto che più di una persona è alla ricerca dello strano meccanismo. La promessa della vita eterna è diventata un’ossessione per il vecchio e malato Dieter de la Guardia…
Domenica 9, nella giornata finale dalle 15.00, in collaborazione con Shorts México, il documentario Coronas Negras di André Lô Sánchez. Le pettinature di quattro personaggi afro discendenti di famiglie senegalesi in Messico sono il punto di partenza per riflettere, attraverso i ricordi , su ciò che rappresenta vivere nel loro paese con una Corona Negra e le sue conseguenze.
A seguire in collaborazione con il FICUNAM (Festival Internacional de Cine de la UNAM) YUREI (Fantasmas) documentario di Sumie Garcia.
La storia velata di giapponesi messicani e l’impatto durevole del silenzio storico sui loro discendenti viene narrato attraverso l’esplorazione del paesaggio e la coreografia, mettendo in dubbio la formazione e la teatralità dell’ identità individuale e di quella collettiva. Quando tutto ciò che resta della storia sono ricordi vaghi, come si guariscono le ferite invisibili? Attraverso una struttura di cinque capitoli il documentario attraversa differenti regioni del Messico e presenta l’evoluzione sia della danza che dello stesso documentario. I capitoli avanzano dalla rigidità del teatro Noh giapponese, del Butoh e di una danza personale; così come dal formato documentario tradizionale verso un'esplorazione intima e sensoriale della memoria.
Alle 17.00 Sujo di Astrid Rondero e Fernanda Valadez, In collaborazione con la AMACC (Academia Mexicana de Artes y Ciencias Cinematográficas).
Quando Josué, un narcotrafficante di poca importanza, viene eliminato, lascia Sujo, il suo amato figlio di 4 anni. Sujo crescerà accanto a sua zia in ristrettezze economiche e con la costante minaccia dei narcotrafficanti. Quando sembra che debba ripetere il destino di suo padre, Sujo fuggirà in città, lasciandosi alle spalle la fanciullezza e lì cercherà di crearsi una nuova vita, Lui non lo saprà mai ma esaudirà il desiderio di suo padre che gli ha dato il nome della cosa più bella cha abbia visto nella miseria della sua infanzia: un cavallo nero purosangue, chiamato Sujo.
A chiudere il Festival Amore Perros esordio di Alejandro González Iñárritu, vincitore nel 2001 di 9 Premi Ariel (tra cui Miglior opera prima, Miglior film, Miglior regia, miglior attore: Gael García Bernal, Miglior attore non protagonista: Gustavo Sánchez Parra). Il capolavoro che ha fatto conoscere Iñárritu al grande pubblico, primo capitolo della trilogia della morte continuata con 21 grammi e Babel ha ottenuto inoltre una candidatura al Premio Oscar e al Golden Globes.
In una caotica Città del Messico, tre storie si scontrano e si intrecciano partendo da uno spettacolare incidente automobilistico. Ogni personaggio spera di essere salvato dall'amore.
La Muestra si realizza grazie al sostegno di Farmacias Similares. Verrà infatti assegnato il Premio del Pubblico “Premio Victor González - Dr. Simi”. Víctor González Torres, meglio conosciuto come Dr. Simi, ha fondato Farmacias Similares nel 1997 con l’obiettivo di offrire accesso alla salute a milioni di messicani privi di sicurezza sociale o risorse per acquistare farmaci, a causa degli alti costi dei medicinali disponibili nel mercato messicano dell’epoca. Farmacias Similares ha introdotto nel mercato i farmaci generici, con sconti fino al 75% rispetto ai marchi leader o brevettati, migliorando il benessere di milioni di famiglie. Attraverso le sue fondazioni, l’organizzazione offre aiuto integrale alle comunità vulnerabili, affrontando temi di salute fisica e mentale, lotta contro la fame e la povertà estrema, educazione e benessere.
Il Festival è una produzione di Ars Luminaria, associazione culturale senza fini di lucro con sede in Italia e presieduta da Cecilia Romo Pelayo, con il Patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma, dell’Ambasciata del Messico in Italia, della IILA (Organizzazione Italo-Latinoamericana), dell’ANAC, dell’AMACC presieduta da Daniel Hidalgo, e di PROCINE CDMX.
