San Gallicano: 300 Anni di Cura e Ricerca per i Più Fragili

San Gallicano: 300 Anni di Cura e Ricerca per i Più Fragili

Roma celebra tre secoli di impegno sanitario e inclusione sociale

Si è svolta oggi la celebrazione per i 300 anni dalla posa della prima pietra dell'Antico Ospedale San Gallicano, un evento che ha unito istituzioni, esperti e operatori sanitari per ricordare il valore storico e la missione sociale della struttura.

L'ospedale, affettuosamente chiamato "Ospedalone" dai romani e dai trasteverini, è da sempre un simbolo della cura e dell'assistenza ai più fragili. La sua storia si intreccia con quella di tre realtà che operano in sinergia per garantire assistenza e inclusione: gli Istituti Fisioterapici Ospitalieri (IFO), l'Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e per il Contrasto delle Malattie della Povertà (INMP) e la Comunità di Sant'Egidio.

Le parole delle istituzioni

All'evento hanno preso parte personalità di spicco del panorama sanitario e politico italiano. Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha sottolineato il valore dell'anniversario come un'opportunità per riaffermare la missione del Servizio Sanitario Nazionale: "Il San Gallicano non è solo un pezzo di storia della nostra sanità, è un esempio concreto di come l'impegno per la salute pubblica possa trasformarsi in un'eredità duratura."

Il Presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ha evidenziato come il bisogno di cure e assistenza sociosanitaria sia ancora una sfida attuale: "Tre secoli dopo il San Gallicano è ancora qui. Anche i poveri, gli emarginati, i migranti e i rifugiati ci sono ancora. Questa realtà storica ci insegna come ogni essere umano sia unico e irripetibile."

Monsignor Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha parlato del valore sociale della struttura: "Oggi festeggiamo questo anniversario in un mondo frammentato. Il San Gallicano può rappresentare una spinta di passione verso i più deboli e verso chi cerca un futuro in Italia. Qui nessuno è straniero."

San Gallicano: un'evoluzione continua

Fondato nel 1725 come ospedale dermatologico e venereologico, il San Gallicano è stato riconosciuto IRCCS (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico) nel 1939. La sua crescita ha portato, nel 2000, al trasferimento nella moderna sede dell'EUR, pur mantenendo l'attività assistenziale nella storica sede di Trastevere.

Livio De Angelis, Direttore Generale degli IFO, ha ribadito il ruolo centrale dell'ospedale nel panorama sanitario: "Il San Gallicano è stato tra i primi ospedali in Europa a incarnare i principi di equità delle cure, gratuità e responsabilità. Oggi continuiamo a lavorare con passione per offrire cure all'avanguardia."

L'INMP e la Comunità di Sant'Egidio, che operano all'interno della sede storica, proseguono la missione di inclusione e assistenza. Cristiano Camponi, Direttore Generale INMP, ha dichiarato: "Celebriamo un'eredità che valorizziamo e perseguiamo, impegnandoci per contrastare le disuguaglianze di salute." Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant'Egidio, ha aggiunto: "Questa casa è un vero 'ospedale da campo', in cui si impara l'amicizia e si offre una risposta personalizzata ai più fragili."

Tra passato e futuro: una missione che continua

L'evento ha visto la partecipazione di esperti e storici della medicina, come la prof.ssa Maria Conforti dell'Università La Sapienza, che ha ripercorso le tappe storiche dell'ospedale. La prof.ssa Maria Concetta Fargnoli, Direttrice scientifica dell'ISG, ha invece evidenziato le innovazioni nella ricerca dermatologica.

A chiudere la giornata, le testimonianze di tre pazienti che hanno voluto esprimere la loro gratitudine per le cure ricevute. Un segno tangibile di come il San Gallicano continui a essere un punto di riferimento per chi ha bisogno.

Tre secoli di storia, un'eredità importante e uno sguardo sempre rivolto al futuro: il San Gallicano conferma il suo ruolo di baluardo della salute pubblica, unendo tradizione e innovazione al servizio dei più fragili.

 

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