Carceri romane, la Giunta capitolina apre il dialogo per migliorare le condizioni dei detenuti

Carceri romane, la Giunta capitolina apre il dialogo per migliorare le condizioni dei detenuti

Dopo la seduta straordinaria dell’Assemblea capitolina tenutasi martedì scorso all’interno del carcere di Rebibbia, la Giunta guidata da Roberto Gualtieri ha approvato una memoria per il miglioramento delle condizioni di vita nelle strutture penitenziarie romane.

Il documento recepisce le criticità segnalate nella Relazione annuale del Garante dei diritti delle persone private della libertà e impegna l’amministrazione a intensificare il confronto con istituzioni e associazioni che operano in ambito penitenziario. L’obiettivo è duplice: garantire il rispetto dei diritti fondamentali dei detenuti e rendere effettiva la funzione rieducativa della pena.

Tra le misure previste figurano il potenziamento delle attività di reinserimento sociale, dal lavoro di pubblica utilità alla formazione professionale, fino all’accesso alla cultura e al sostegno alla genitorialità. Saranno inoltre promossi progetti specifici per migliorare le condizioni di vita quotidiana negli istituti romani.

“Convocare una seduta straordinaria dell’Assemblea a Rebibbia – ha ricordato il sindaco Gualtieri – ha significato ribadire che le carceri non possono essere mondi isolati, ma parte integrante della città. Devono essere luoghi di crescita e reinserimento, non solo di punizione, come sancito dalla nostra Costituzione”.

Secondo il primo cittadino, la memoria approvata rappresenta “un impegno concreto per investire sulle strutture, sul personale, sull’assistenza sociosanitaria, ascoltando e condividendo le scelte con le altre istituzioni, le associazioni e gli stessi detenuti”.

 

 

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