Dopo oltre venticinque anni di storia, profumi e sapori che raccontano la Sicilia più autentica, Siciliainbocca Prati scrive un nuovo entusiasmante capitolo della sua storia. Lo storico ristorante romano, nato nel 1999 grazie alla visione di Enzo Certo, si trasferisce dalla storica sede di via Emilio Faà di Bruno alla nuovissima location in via Giuseppe Ferrari 6/10, sotto la guida di Azzurra Certo, figlia del fondatore, che dal 2005 ne porta avanti il progetto.
Un trasloco che è un rilancio
Più che un semplice cambio di indirizzo, si tratta di un vero e proprio rilancio. La nuova sede, più ampia e contemporanea, è frutto di un progetto firmato dallo studio UZISA Hospitality Design, eccellenza siciliana con base tra Palermo e Catania. Il concept racconta una Sicilia calda, domestica e moderna al tempo stesso, attraverso maioliche smaltate, cementine artigianali, teste di moro e carte da parati artistiche. Una narrazione visiva che abbraccia colori, materiali e geometrie capaci di restituire l’anima di un’isola ricca di stratificazioni culturali.
Azzurra Certo racconta: “Dopo oltre 25 anni mi sono chiesta come poter onorare questo percorso iniziato da mio padre. La risposta è stata il cambiamento, senza mai perdere l’identità. Volevo un luogo ‘wow’, dove il piacere di mangiare bene si sposasse con la bellezza del posto”. La nuova sede occupa gli spazi che furono di Ulisse, storico ristorante romano aperto nel 1927, e porta così avanti un’eredità gastronomica nel cuore di Prati.
La cucina: tradizione messinese e anima isolana
Alla base di Siciliainbocca resta la cucina regionale siciliana, con una marcata impronta messinese ma capace di abbracciare i sapori e le tradizioni dell’intera isola. Lo chef Michele Grippo, in cucina sin dalla prima apertura nel 1999, guida una brigata che lavora ingredienti rigorosamente selezionati: il Gambero Rosso di Mazara del Vallo, il Pistacchio di Bronte IGP, l’olio dei Premiati Oleifici Barbera di Palermo e le mandorle di Bio Italy Nature di Catania.
Nel menù, piatti che sono ormai firma della casa: Involtini di pesce spada, Anelletti al forno alla palermitana, Paccheri all’oro di Bronte (ordinati anche da Elon Musk durante la sua visita romana nel 2023), e dolci iconici come la cassata siciliana della Pasticceria Falcone di Ficarazzi e la granita con brioche. Non mancano le reinterpretazioni, come l’Insalata messinese con baccalà cotto a bassa temperatura o l’uso del mango siciliano, sempre più diffuso grazie ai cambiamenti climatici.
Eventi, festival e il culto della materia prima
Uno dei punti di forza di Siciliainbocca sono le serate a tema, autentiche celebrazioni del prodotto e della cultura isolana. Dalle serate dedicate al Pistacchio Festival, con piatti speciali a base di Pistacchio di Bronte e interventi di esperti come l’agronomo Damiano Avanzato, ai Cous Cous Festival, omaggio al piatto simbolo del crocevia di culture che è la Sicilia. Immancabili anche gli appuntamenti enologici, curati da Carmine, marito di Azzurra e sommelier, che valorizza vini spesso dimenticati come il Marsala anche nel mondo della mixology.
Take away e boutique di sapori
Accanto al ristorante, la nuova sede ospita anche un banco di pasticceria e take away e un piccolo shop di prodotti tipici e artigianato siciliano. Dalla cioccolata di Modica di Bonajuto alle ceramiche di Caltagirone, passando per confetture, mieli, pesti e dolci delle migliori aziende artigianali dell’isola, tutto profuma di Sicilia. Per i più appassionati, anche il format dei primi piatti da comporre a casa, con sughi sottovuoto e pasta cruda.
Conclusione
Con questo trasferimento, Siciliainbocca Prati non perde il legame con il proprio passato, ma anzi ne rinnova il valore, portando con sé tutto il bagaglio di tradizione e famiglia che l’ha resa una certezza nel panorama gastronomico capitolino. Un luogo dove si respira Sicilia ad ogni assaggio, ad ogni sorso, e adesso anche ad ogni sguardo.