La stagione 2025–2026 del Teatro Ambra Jovinelli si apre con un messaggio potente: “Come un lampo di vita”. Un invito alla riflessione collettiva, alla consapevolezza e alla speranza, in un tempo storico che ci interroga e ci chiede responsabilità.
Come un lampo di vita è un sussurro di speranza che vuole squarciare le tenebre dell’indifferenza, un anelito di rinascita per un nuovo Umanesimo. Un'alba interiore che vuole irrompere nell'anima collettiva, illuminando la sacralità intrinseca di ogni essere umano: i suoi diritti.
In questo fragile e potente “lampo" l'arte e la cultura devono ergersi baluardi silenziosi ma eloquenti, sponde solide dove l'onda emotiva della giustizia può infrangersi e generare riflessione. Lì, nell’arte che svela l'universale fragilità, si cela la forza dirompente di una coscienza risvegliata.
Chiunque abbia, oggi, il privilegio di modulare la propria voce nello spazio pubblico non può volgere lo sguardo altrove. Ignorare il grido soffocato di chi vede calpestata la propria dignità, negare l'orrore della guerra che semina morte e disperazione, significa rinnegare la nostra stessa umanità.
Abbiamo un debito sacro, un imperativo morale che pulsa nelle nostre coscienze: ergere le nostre parole come scudi contro la barbarie, intessere azioni di pace come trame di un nuovo racconto. Non possiamo essere spettatori inerti del dramma del mondo, ma attori consapevoli di una trasformazione necessaria.
Questo "lampo di vita" non è un'illusione fugace, ma un invito che richiama alla responsabilità, a coltivare un umanesimo fiorito di empatia, di solidarietà, di instancabile difesa dei diritti.
È in questa luce che prende forma un cartellone ricco di emozioni, idee e grandi protagonisti.
Il cartellone 2025|2026 del Teatro Ambra Jovinelli oltre a ospitare tante straordinarie novità del panorama teatrale nazionale, darà spazio agli spettacoli più amati delle passate stagioni, che saranno raccolti nella rassegna fuori abbonamento “A grande richiesta”. Dopo il grande successo di pubblico e di critica raccolti in questi anni in tutta Italia, torneranno al calcare il palco della sala dell’Esquilino Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese, Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek, Amleto² di Filippo Timi e Migliore di Mattia Torre, quattro spettacoli divenuti veri e propri cult.
Il primo spettacolo della rassegna “A grande richiesta” sarà Perfetti sconosciuti, adattamento del film cult di Paolo Genovese interpretato dal 10 al 19 ottobre da Dino Abbrescia, Alice Bertini, Paolo Briguglia, Paolo Calabresi, Massimo De Lorenzo, Lorenza Indovina, Valeria Solarino. Una brillante commedia sull’amicizia, sull’amore e sul tradimento che porta quattro coppie di amici a confrontarsi e a scoprire di essere “Perfetti sconosciuti”.
La stagione si apre dal 23 ottobre al 2 novembre con lo spettacolo di Ferdinando Bruni e Francesco Frongia, Amadeus celebre pièce scritta da Peter Shaffer, da cui è stato successivamente tratto l'omonimo film diretto da Milos Forman. Il dramma è la teatralizzazione del leggendario tentativo di Antonio Salieri, musicista all’apice di una gloriosa carriera, di avvelenare per invidia il giovane genio e odiato avversario Wolfgang Amadeus Mozart per annientare e distruggerne la reputazione. Dal 5 novembre Francesco Pannofino, Francesco Acquaroli, Paolo Sassanelli sono gli irresistibili protagonisti di Rosencrantz e Guildenstern sono morti di Tom Stoppard per la regia di Alberto Rizzi: uno spettacolo nuovo, divertente, che mescola l’umorismo inglese di parola, alla comicità fisica della Commedia dell’Arte. Dal 19 novembre il grande Emilio Solfrizzi dirige e interpreta Anfitrione di Plauto. Un’opera incredibilmente divertente ma anche una fonte preziosa e importante per il suo valore storico linguistico che può essere usata come lente attraverso cui analizzare e commentare la contemporaneità. L’1 dicembre la sala dell’Esquilino ospiterà un evento molto speciale: Gino Castaldo e Paola Turci tornano insieme sul palco per La rivoluzione delle donne. Al centro del nuovo spettacolo le straordinarie vite delle voci femminili che hanno segnato la storia della musica italiana, anticipando il desiderio di emancipazione delle donne con atteggiamenti e scelte musicali coraggiose, ribelli e anticonformiste: da Mina a Ornella Vanoni, da Milva a Patty Pravo, da Caterina Caselli fino a Mia Martini, Loredana Bertè, Alice e tante altre. Il 2 e il 3 dicembre torna un appuntamento ormai diventato imperdibile, Svelarsi, a cura di Silvia Gallerano scritto e interpretato dalla stessa Gallerano insieme a Giulia Aleandri, Elvira Berarducci, Smeralda Capizzi, Benedetta Cassio, Livia De Luca, Chantal Gori, Giulia Pietrozzini, un cast tutto al femminile. Una vera e propria chiamata che si rivolge a un pubblico esclusivamente di donne (cis, trans e non binarie) per indagare insieme che cosa succede ai corpi simili di chi assiste, domandarsi se il proprio corpo risuona più profondamente con quello che vede, nudo, in scena. Dal 4 al 7 dicembre va in scena LaPOCAlisse: dalla scienza al suo opposto, dagli algoritmi alle abitudini quotidiane, dalla politica al progresso e l’inerzia che lo frena, Valerio Aprea porta sul palco una serie di monologhi scritti per lui da Marco Dambrosio, in arte Makkox in un assolo iperbolico attorno al concetto di cambiamento, necessario ad affrontare il buio che ci minaccia laddove comicità e assurdo divengono strumenti affilati per affrontare e provare a scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse. Dal 10 al 21 dicembre, a dieci anni dalla sua scomparsa del grande Luca De Filippo, la Compagnia di teatro di Luca De Filippo capitanata da Carolina Rosi, riporta in scena la sua ultima regia, Non ti pago!. Insieme a Carolina Rosi saranno in scena Salvo Ficarra e Nicola Di Pinto per omaggiare il grande artista e soprattutto per restituirlo al suo pubblico che continua ad amarlo e a quei ragazzi che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo come persona e di applaudirlo in teatro. Dal 26 dicembre al 6 gennaio, a grande richiesta Ferzan Ozpetek torna con Magnifica presenza. Il regista, tra i più amati del nostro cinema fa rivivere in teatro uno dei suoi film cult portando con sé in questa avventura una compagnia di attori esplosivi: Serra Yilmaz, Tosca D’aquino, Erik Tonelli, Toni Fornari, Luciano Scarpa, Tina Agrippino, Sara Bosi, Fabio Zarrella saranno i grandi protagonisti di questa commedia tra illusione e realtà, sogno e verità, amore e cinismo, cinema, teatro e incanto. Dal 7 al 11 gennaio accompagnato dalla musica di Teho Teardo, l’attore Elio Germano in La guerra com’è darà corpo e voce al libro Una persona alla volta, racconto dell’impegno contro la guerra e delle esperienze di Gino Strada, da giovane chirurgo in prima linea a fondatore di Emergency. Parole potenti, autentiche e dirette che arrivano diritte alle coscienze per risvegliarle. Dal 13 al 18 gennaio, dopo il successo della passata stagione, Filippo Timi torna con Amleto², una rilettura dove ogni gesto o parola diventa gioco e voce personale, provocazione intelligente. Timi, accompagnato in scena da Lucia Mascino, Marina Rocco, Elena Lietti, Gabriele Brunelli e Mattia Chiarelli prende il testo shakespeariano e lo stravolge, rovescia passioni e personaggi nella stessa gabbia da circo all’interno della quale si svolge questo elogio della follia e trasforma la tragedia in commedia, tra potere e oblio, tra frivolezza e pazzia. Dal 21 gennaio al 1 febbraio un altro atteso ritorno: Valerio Mastandrea porta in scena Migliore, monologo scritto con mano leggera e arguta dall’amatissimo Mattia Torre, diventato negli anni un vero e proprio cult. Migliore è una storia sui nostri tempi, sulle persone che costruiscono il loro successo sulla spregiudicatezza, il cinismo, il disprezzo per gli altri; sul paradosso dei disprezzati, che di fronte a queste persone chinano la testa e – affascinati – li lasciano passare. Dal 4 al 15 febbraio l’Ambra Jovinelli è lieta di ospitare un grande evento: Gabriele Muccino porta sul palco il suo grande successo A Casa Tutti Bene. L’adattamento al teatro offrirà un’esperienza intima e profonda, che catturerà l’essenza della famiglia, con le sue imperfezioni e i suoi conflitti. Il teatro amplifica l’intensità emotiva dei personaggi interpretati da Giuseppe Zeno, Donatella Finocchiaro, Anna Galiena e un cast in via di definizione. Dal 18 febbraio all’1 marzo Michele Riondino dirige Art di Yasmina Reza, la commedia francese contemporanea più recitata al mondo. Tre amici di vecchia data, interpretati dallo stesso Riondino, Daniele Parisi e Michele Sinisi, si organizzano per passare una serata insieme, e la comparsa di un quadro bianco a righe bianche si trasforma, battuta dopo battuta, nel catalizzatore che porta alla luce nevrosi, rancori, rivalità rimasti finora sopiti. Dal 4 al 15 marzo Anna Ferzetti insieme a Betti Pedrazzi porta in scena People places & things di Duncan Macmillan per la regia di Pierfrancesco Favino. Lo spettacolo racconta in modo intenso e frammentato il percorso di recupero da dipendenze, mescolando il dramma personale a elementi metaforici e teatrali. Dal 18 al 29 marzo debutterà in prima nazionale Odissea (Titolo provvisorio) il nuovo spettacolo con protagonista Stefano Accorsi. L’amatissimo attore si confronterà questa volta con una rilettura teatrale del mito di Ulisse adattato dalla penna di Emanuele Aldrovandi. Lo spettacolo sarà un vero e proprio viaggio nella psiche, nell’animo e nelle avventure del più umano tra gli eroi omerici. Dall’8 al 19 aprile Mario Autore, Anna Ferraioli Ravel e Domenico Pinelli (che cura anche la regia) sono i protagonisti di Ditegli sempre di sì di Eduardo De Filippo, una commedia divertentissima, retta da un meccanismo comico perfetto, nonché pregna di spunti riflessivi riguardo una materia estremamente affascinante che Eduardo studiò sicuramente bene: la pazzia. Dal 22 aprile al 3 maggio Paola Minaccioni, Monica Nappo e Valentina Spaletta Tavella portano in scena per la regia di Cristina Spina, Le Stravaganti Dis-Avventure di Kim Sparrow di Julia May Jonas. La pièce teatrale ci immerge nelle profondità dell'esperienza femminile contemporanea, offrendo uno sguardo tanto esilarante quanto toccante sulle sfide quotidiane affrontate dalle protagoniste. La Stagione si chiude in bellezza: dal 6 al 17 maggio Paolo Calabresi è il protagonista assoluto di Tutti gli uomini che non sono. In un crescendo di situazioni che mescolano continuamente finzione e realtà, questo spettacolo tratto dal romanzo scritto da Calbresi stesso racconta le portentose capacità nascoste che tutti possiamo tirar fuori quando crediamo di non aver più nulla da perdere.
Il cartellone dell’Ambra Jovinelli riserverà altre sorprese ospitando due progetti speciali: ORBITA|Spellbound e Non è il puntini puntini puntini Show.
ORBITA|Spellbound è il Centro Nazionale di Produzione della Danza della città di Roma, co-diretto da Valentina Marini e Mauro Astolfi. ORBITA|Spellbound svolge la propria attività performativa e di promozione artistica in diversi luoghi della città ai quali si aggiungerà per la prossima stagione il Teatro Ambra Jovinelli che per la prima volta si apre in modo continuativo alla danza offrendo quindi un prestigioso spazio di programmazione.
Non è il puntini puntini puntini Show è un podcast-show che porta sul palco l’incontro tra due mondi apparentemente distanti: il sarcasmo pungente di Giovanni Veronesi e l’umorismo surreale di Nino Frassica. Insieme, daranno vita a un talk show improvvisato, ricco di ospiti sorprendenti e interviste irriverenti.