Guida Roma 2026: la Capitale cambia ritmo grazie alla nuova generazione gastronomica

Guida Roma 2026: la Capitale cambia ritmo grazie alla nuova generazione gastronomica

È stata presentata oggi la nuova Guida Roma e il meglio del Lazio 2026 del Gambero Rosso: 1080 esercizi recensiti, con 120 novità- 11 Premi Speciali, un nuovo Tre Forchette, due nuovi Tre Gamberi. Premio sommelier dell’anno dedicato alla memoria di Mara Severin. 

 C’è una germinazione in città: di cittadelle gastronomiche, quartieri, tendenze, progetti imprenditoriali spesso (ma non sempre) a firma di giovani che trovano il modo di smarcarsi dagli inciampi di una metropoli che sa innamorare, ma anche essere piena di complicazioni. Giovani che si innovano, abbracciando formule seducenti in cui dare spazio al talento e alla qualità: esempi di decrescita felice, dove chioschi, bakery, bar gastronomici e banchi del mercato offrono opportunità di sosta snelle, ma piene di soddisfazione e di stimoli intellettuali, come nel caso di Tante Care Cose o di Shell Libreria Bistrot.

Nella Capitale continua a convincere la formula piattino più bottiglia dei wine bar (vedi L’Antidoto, premio Avanguardia), ma anche le proposte più tradizionali, sapientemente rilette scendendo in profondità nell'anima gastronomica capitolina. La Guida racconta anche quest’anno una mescolanza di gusto e sapere, attraverso le mille sfumature che definiscono la nuova cucina rurale (come nel caso di Al Madrigale di Tivoli, tra le migliori nuove aperture) e le espressioni più felici della cucina internazionale (come da Nomisan, nuovo Tre Mappamondi). Ma non mancano anche ristoranti che danno voce alla loro identità gastronomica all'interno dei codici della ristorazione d'autore, come il nuovo Tre Forchette Zia, grazie a una cucina che – con progressione costante – ha trovato la sua piena espressività.

Gli indirizzi inseriti in guida sono 1080, in aumento rispetto alla precedente edizione, suddivisi in Premi Tre Forchette (8), Tre Gamberi (7), Tre Tavole (1), Tre Mappamondi (2), Tre Bottiglie (4), Tre Spicchi (11). A completare il quadro regionale anche i migliori vini del Lazio (11, premiati con i Tre Bicchieri) e i migliori oli extravergine d'oliva (15, che hanno conquistato le Tre Foglie). 11 Premi Speciali: Le Novità dell’Anno, in partnership con Krombacher (Shell Libreria Bistrot e Tante Care Cose a Roma, Ippolito a Fiumicino e Al Madrigale a Tivoli); Sommelier dell’Anno (Sara Checchelani di Materiaprima a Pontinia); Ambasciatori Fondazione Gambero Rosso (Da Romolo al Porto, Anzio); Qualità Prezzo (Uma, Roma); La migliore cantina (La Pergola, Roma); Il grande classico da non perdere (Armando al Pantheon, Roma); Valorizzazione del territorio (Casa Malgarini, Roma); Menu vegetariano (Sintesi, Ariccia); Ci tornerei domani (La Baia, Fregene); Miglior agriturismo (Agriristorante Il Casaletto, Viterbo); Avanguardia(L’Antidoto, Roma).  

"Roma è una città bellissima, talvolta difficile, sempre sorprendente. Sa accogliere con apparente indolenza le nuove istanze di un settore dinamico, aprendosi poi ad abitudini di consumo inedite, rilanciando tendenze imprevedibile senza smettere di accompagnare la crescita di chi punta su formule più tradizionali di ristorazione. A fronte di tutto questo c'è sempre un valore assoluto: quello della qualità. È una stella polare che ha guidato anche i nostri passi in questa guida che dalla città ci ha portato su e giù nella regione per cercare insegne capaci di emozionarci. Ne abbiamo trovate parecchie", sostiene Antonella De Santis, curatrice della Guida Roma e il meglio del Lazio. 

Da anni Gambero Rosso racconta il litorale a sud di Roma. Quest’anno lo fa con un motivo ulteriore: quello di stringersi intorno alla famiglia di Mara Severin – e a quella di Essenza tutta – cui decide di intitolare il Premio Sommelier dell’Anno.

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