Roma, la memoria della Liberazione si fa strada su via Casilina: arrivano i Vectors of Memory

Roma, la memoria della Liberazione si fa strada su via Casilina: arrivano i Vectors of Memory

Il prossimo 6 giugno Roma celebrerà l’80º anniversario della Liberazione d’Italia con un’importante iniziativa di memoria collettiva: lungo via Casilina verranno installati due nuovi Vectors of Memory, opere simboliche ideate dall’architetto Daniel Libeskind per segnare i luoghi legati alla storia della Seconda guerra mondiale in Europa.

Con questa installazione, il percorso romano entra ufficialmente nella Liberation Route of Europe, l’itinerario culturale internazionale riconosciuto dal Consiglio d’Europa che collega i luoghi chiave della Liberazione europea dal nazifascismo tra il 1943 e il 1945.

La periferia est di Roma diventa museo a cielo aperto

L’iniziativa è promossa dall’Ecomuseo Casilino, punto di riferimento per il patrimonio storico e culturale del V Municipio, che per l’occasione lancia il progetto MOMEC – Museo Open Air della Memoria dell’Ecomuseo Casilino. Un museo diffuso che intreccia storia, memoria e visione contemporanea, creando un itinerario urbano che attraversa quartieri come Pigneto, Tor Pignattara, Centocelle, Quadraro e Villa Gordiani.

Accanto ai nuovi Vectors of Memory, il paesaggio della memoria della periferia romana si arricchisce di oltre 27 Pietre d’Inciampo, piccole targhe dorate collocate davanti alle abitazioni delle vittime della deportazione nazifascista, ideate dall’artista tedesco Gunter Demnig.

L’obiettivo è restituire valore ai luoghi della quotidianità e far emergere il ruolo cruciale delle periferie nella storia della Resistenza e della Liberazione della Capitale.

Un riconoscimento che racconta identità e democrazia

Il tratto di via Casilina non viene solo riconosciuto come parte della Liberation Route dal punto di vista geografico, ma soprattutto simbolico: una strada percorsa dagli Alleati per liberare Roma, segnata dal sacrificio di donne e uomini della Resistenza italiana ed europea.

Un percorso di memoria che oggi parla alle nuove generazioni, consegnando loro i valori fondanti di democrazia, partecipazione e rifiuto della guerra, in un’Europa ancora costruita sull’eredità ideale del Manifesto di Ventotene.

Una giornata di studi, film e memoria urbana

Il 6 giugno, oltre all’installazione dei Vectors of Memory, il Nuovo Cinema Aquila ospiterà il seminario pubblico Memorie Incise. Ricerche e pratiche storiografiche per raccontare la Liberazione, con studiosi e rappresentanti di musei, fondazioni e istituzioni culturali impegnati nella tutela della memoria antifascista. La giornata si concluderà con una rassegna di documentari dedicati alla Resistenza.

Il giorno successivo, il 7 giugno, l’Ecomuseo Casilino propone una passeggiata patrimoniale tra i luoghi simbolo del quartiere Pigneto, che furono set del celebre film Roma Città Aperta di Roberto Rossellini.

L’Ecomuseo Casilino: una comunità patrimoniale attiva

Nato nel 2012 come risposta a un tentativo di speculazione edilizia, oggi l’Ecomuseo Casilino è riconosciuto dalla Regione Lazio e accreditato presso l’UNESCO come ONG per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale. È diventato un laboratorio diffuso, capace di raccontare le storie e le relazioni che abitano silenziosamente la città, tra archeologia, arte, memoria orale e pratiche sociali.

Il progetto è parte del programma Giubileo dei Margini, vincitore dell’avviso pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, promosso dal Comune di Roma.

Roma celebra così la sua Liberazione non solo come ricordo del passato, ma come gesto urbano vivo, collettivo e quotidiano, con l’Ecomuseo Casilino a fare da cuore pulsante di questa memoria partecipata.

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