Il TBM si avvia verso fine giugno, mese che ha lanciato la programmazione estiva. Dal 17 al 23 gli spettacoli si dipanano tra i laboratori teatrali di fine anno, commedie e uno sguardo rivolto ai disturbi ossessivi-compulsivi trattati con ironia
Lunedì 17 giugno si apre la settimana al TBM con l’esibizione finale del Laboratorio ImmaginaTeatro 023-024 condotto da Roberta Gentili (età 11-13): “Mashup | Ovvero come sono cresciuti i grandi”. In scena Alice Abritta, Youssef Arena, Diamante Condello, Liam Conte, Chiara D’Aponte, Matteo Etzi, Giacomo Ferrazzoli, Viola Giammanco, Mia Moffa, Matilde Pecorario, Angelica Pepè Sciarra, Valerio Pitocco, Francesco Porcelli e Simona Vitali, che sono diretti da Roberta Gentili. Il momento iniziale del Laboratorio è sempre dedicato allo scambio di informazioni in merito a cosa è accaduto durante la settimana, scambio di libri, film, serie televisive, fumetti e tanto altro che riguarda il quotidiano. Un modo per conoscersi che poi torna sul palco durante il lavoro di improvvisazione. Ma, dato il grande interesse per il cinema e le serie tv, i ragazzi sanno con quali serie sono cresciuti i grandi? Sanno che anche i grandi avevano dei miti, degli eroi, delle storie che tenevano pomeriggi e serate incollati allo schermo? Nasce così l’idea di uno spettacolo, un “Mashup”, che con la struttura di una serie, racconti quelli che sono stati i protagonisti di una generazione sicuramente meno tecnologica, ma che aveva i suoi topos: storie d’amore, competizione, fantascienza, tecnologia, azione. Assistente alla regia: Sonia Abbondanzieri, Leda Cuomo e Giulia Latini.
“Otto marzo”, produzione S. P. Q. M. APS, è in programma martedì 18 giugno. Carlo Selmi scrive e dirige e recita accanto a Laura Mauri, Patrizia D’onofrio, Sabina Lauritano, Arianna, Santella, Dino Statella, Massimo Cecchini e Alberto Alvazzi Del Frate. Claudia nella giornata dell’otto marzo invita in casa i tre precedenti amori del marito, Massimo, per farsi raccontare come è stata la loro storia e cosa ci sia stato di grande. Contemporaneamente il marito nella serata dell’otto marzo di un anno prima racconta da maschietto le tre storie. Uomini e donne a confronto ed il loro differente modo di analizzare i sentimenti, con un finale inaspettato.
Mercoledì 19 giugno segue “Assassinate la zitella”, produzione È tutta scena APS. Il testo scritto da Gian Carlo Pardini è diretto da Massimo Bastone. Sul palco Maria Amato, Oliviero Anglani, Berto Barbieri, Massimo Bastone, Valentina Calabresi, Martina Cavaliere, Marco Fiorini, Francesco Marchetti, Stefano Nini e Marina Pedinotti. “Assassinate la zitella” è la storia di una cospicua eredità lasciata da una vecchia zia, che va divisa tra quattro cugine. Ma al momento della lettura del testamento si scopre che esiste una clausola che cambierà irrimediabilmente tutto il corso degli eventi rendendo tutti i protagonisti insospettabili e sprovveduti assassini, ma anche imprevedibili vittime.
La stessa sera, mercoledì 19 giugno, è in scena “Tutta colpa del calzolaio” spettacolo di fine anno del corso intermedio 2023/2024 condotto da Alioscia Viccaro la quale dirige Veronica Botticelli, Giuseppina Costantini, Cristina D’Andrea, Ivan Ferra, Rosaria La Rocca, Elisa Luttazzi, Christian Medda, Pamela Mirti, Mirella Sbardella e Samuele Torrini. Lo spettacolo “Tutta colpa del calzolaio”, esito finale del Corso Intermedio del Teatro Tor Bella Monaca, è una divertente immersione in tre scene ambientate in tre salotti, che raccontano tre storie diverse, bizzarre e divertenti. Da cornice e trait d’union a queste vicende c’è un’attrice alla quale è affidato il compito di trovare una soluzione alle difficoltà che il mondo del teatro incontra. Lo spettacolo quindi prende la forma del teatro nel teatro, in una sorta di gioco di specchi, per salvare l’arte scenica dalle proprie difficoltà e quindi, metaforicamente, il mondo intero.
“Le tre Marie”, produzione Alias APS, è previsto per giovedì 20 giugno. Valerio Di Piramo scrive la drammaturgia, mentre Fabio Sangiorgi dirige Fiorella Delle Monache, Rita Risi, Silvia Caprara, Paolo Vitale e Alessandro Trimani. Tre sorelle non più giovanissime vivono insieme, con i loro rimpianti e le loro frustrazioni. La loro esistenza, ormai attestata su questi schemi, viene improvvisamente sconvolta da un inaspettato e, in apparenza, drammatico arrivo. Da quel momento la vita di queste sorelle, “le tre Marie”, appunto, non sarà più la stessa. I grotteschi ma convinti tentativi di sedurlo saranno il motivo portante di tutta la storia. Una commedia dai forti toni umoristici, che la caratterizzazione dei personaggi rende ancora più avvincente e comica. Trucco e acconciature: Liviana Gizzi.
Sempre giovedì 20 giugno è la volta di “Tre storie di vita in un salotto d’estate”, spettacolo di fine anno del corso base 2023/2024 condotto da Alioscia Viccaro che dirige Ilaria Andolfi, Mino Corvasce, Donatella Ciambellini, Gianpiero Cinelli, Andrea Del Monaco, Gabriella Facchinetti, Rosanna Forte, Linda Gurzi, Tiziana Melappioni, Beste Ozgumus, Patrizia Sergnese e Valeria Sibilia. Lo spettacolo “Tre Storie di vita in un salotto d’estate” esito finale del Corso Base del Teatro Tor Bella Monaca, è una divertente immersione in tre scene, ambientate in tre salotti, che nascono dalle riflessioni di una attrice poco prima di andare in scena. In questo percorso, condiviso con gli altri attori, c’è il desiderio di trovare una soluzione alla disgregazione materiale e morale del teatro e, attraverso questa sorta di evocazione, di salvare anche il proprio mondo.
Verso il fine settimana le proposte del TBM si arricchiscono. “D.O.C. - Disturbi ossessivi compulsivi”, produzione Insieme per Caso APS, è in scena venerdì 21 giugno. Angelo Grieco scrive, dirige e recita al fianco di Patrizia Borgna, Antonella D’Onofrio, Elisabetta Giacobbe, Gianni Gliottone, Piergiorgio La Rosa e Giulia Tota. “D.O.C.” è una commedia che ruota attorno ad un gruppo di pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo che si incontrano nella sala d’attesa di un famoso psichiatra. Mentre aspettano il loro turno, iniziano a interagire tra loro, rivelando le loro stranezze e idiosincrasie. Di “D.O.C.” non si muore ma certamente ti condiziona la vita. Quando il subconscio non trova conforto nella realtà, il corto circuito ci può provocare tic e manie incontrollabili. E se fosse solo un’esigenza di amore da offrire e ricevere? Chissà. Comunque, i nostri protagonisti, con dialoghi vivaci e comici, esplorando temi come la salute mentale e l’accettazione di sé, trovano nella forza della solidarietà la migliore cura per gestire il proprio d.o.c.. Insomma la “solidarietà” vince. Sempre. Audio e luci: Giovanni D’Abrosca.
“Chat a due piazze” conclude la ricca settimana del TBM. Produzione Chi Sarà di Scena APS, lo spettacolo sarà in scena sabato 22 e domenica 23 giugno. Il testo di Ray Cooney è diretto da Tommaso Mascherucci il quale dirige Beniamino Laurenzi, Stefania Quagliani, Valentina Ferretti, Elio Freda, Alessandra Costantini, Davide Giuliani e Igino Marchionne. La commedia fa parte di quella tipologia teatrale definita come “Commedia degli equivoci” e che sviluppa la “bigamia” come satira di costume. Nel nostro adattamento il signor Carlo Bianchi è un tassista romano che conduce una doppia vita, ha infatti due mogli: Stefania e Valentina che vivono rispettivamente in due luoghi diversi della città; la prima a piazza S. Giovanni e la seconda a piazza Zama. Le due mogli non sospettano delle assenze del proprio marito, in ragione del lavoro che egli svolge. Tutto va a gonfie vele per il protagonista, il quale riesce per anni a vivere nascondendo la verità e seguendo una precisa pianificazione degli orari e dei turni di lavoro. Tutto si complica quando i suoi due figli, Alessandra per la prima famiglia e Davide per la seconda, si conoscono in chat e decidono di incontrarsi. A far da spalla al capofamiglia, ma con risultati maldestri, si inserisce l’amico Elio Ricci in compagnia di suo padre aspirante vacanziere. La farsa scritta dal maestro della comicità Ray Cooney, rappresenta un meccanismo irresistibile di esilaranti situazioni che finiranno per implodere una dopo l’altra nella caratterizzazione e nell’esaltazione di vizi e debolezze umane. Assistenza tecnica: Alessandro Gaetani, Alberto Sardini e Umberto Sorci.