Come qualsiasi altra ossessione, o forse di piu', l'amore fa muovere gli esseri umani in modi irrazionali, fa assumere spesso comportamenti ridicoli e surreali. Ed è proprio ciò che accade in questa divertentissima, ma sentimentale commedia. Scritta in modo lieve, ma mai scontato da Danilo De Santis, un modo divertente di raccontare l'amore, mai volgare, ma sempre sopra le righe.
In “Quella piccola pazza cosa chiamata amore” ognuno è innamorato di un altro o di un'altra e nessuno riesce a cancellare dalla propria mente il ricordo e l'attaccamento verso l'oggetto del desiderio anche dopo tantissimi anni.
Ed è a causa di quest'ossessione che tutti sono disposti a sottostare ai più incredibili sotterfugi, ad inventare strategie spesso ridicole, a volte anche imbarazzanti pur di tentare di conquistare o riconquistare la persona amata. Ed è così che Luigi diventa Lulù per entrare e restare nelle grazie di Ferdinando, omosessuale, da 27 anni innamorato ed in attesa che il suo amore torni da lui. Ferdinando ospita quindi Luigi/Lulù, che vuole vivere a casa di Ferdinando per tentare di riconquistare il cuore di Elena che vive nella casa di fronte. Ferdinando lentamente inizia ad avere un debole per Luigi/Lulù, che per scappare dalle attenzioni del padrone di casa si dichiara innamorato di Mario che però è innamorato follemente di Ilaria che non riesce a dimenticare Vittorio...
Due case…una di fronte all’altra…la finestra diventa il punto di vista di quella piccola pazza cosa chiamata Amore.
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