Se Platone fosse vivo avrebbe un profilo sui social media? Ma ci seguirebbe davvero o sarebbe troppo occupato a cercare il suo Daimon tra algoritmi e feed delle notifiche? Platone parlava del Daimon come di una guida interiore, un GPS emotivo che ci spinge a scoprire e vivere la nostra vera essenza. Ma in un mondo dove siamo costantemente distratti dalle connessioni digitali, siamo ancora capaci di sentirlo?
L'edonismo è engagement. ‘Seguo dunque sono’. Per creare dipendenza, i social devono stimolare gelosia, invidia e insoddisfazione. La dopamina scorre come acqua, rendendoci sempre più attratti da uno schermo che promette connessione, ma in realtà allontana la nostra vera identità. Il Daimon, per quanto saggio, non sa come rilassarsi con una maratona su Netflix.
La sfida, la vera challenge, è scoprire chi siamo davvero al di là delle apparenze digitali. Chi si nasconde dietro una chat? L’immagine che vediamo è autentica o generata dall’A.I.? Quante volte tocchiamo il cellulare in un giorno? 100, 200... forse 1000? Siamo iperconnessi, con lo sguardo fisso su uno schermo, ma quanto spazio lasciamo al nostro Daimon?
Con il coinvolgimento del pubblico, questo monologo, divertente e provocatorio, esplora come la rivoluzione digitale stia trasformando il nostro modo di vivere, pensare e, soprattutto, di essere. E alla fine, la domanda cruciale rimane: la Rivoluzione Digitale è un problema Tecnologico? O un problema Educativo?
«Il pubblico sarà protagonista e spettatore come viviamo sui Social Media» – Tiziana Sensi
Teatro Marconi 30 ottobre 2024 h 21.00
Biglietti: Intero 15,00 – Ridotto 10,00
Info e Prenotazioni 06 5943554