Teatro Ciak di Roma - L'avaro di Plauto 8/9/10 Marzo 2024

Teatro Ciak di Roma - L'avaro di Plauto 8/9/10 Marzo 2024

Da venerdì 8 a domenica 10 marzo, Gigi Savoia e Francesca Bianco saranno protagonisti sul palco del Teatro Ciak di Roma de L'AVARO DI PLAUTO, versione di Roberto Lerici da Aulularia di Plauto. Con loro in scena Fabrizio Bordignon, Francesca Buttarazzi, Giuseppe Cattani, Germano Rubbi, Alessandra Santilli, Susy Sergiacomo, Roberto Tesconi e Tonino Tosto. Regia di Carlo Emilio Lerici.

“Questo Avaro – si legge dalle note di Roberto Lerici - è ricostruito liberamente sull'Aulularia di Plauto, ovvero la “pignatta” o la “pentola”, scritto forse nel II secolo A.C., famoso per essere servito da base per “l'avaro” di Moliére. È un uomo che si è ammalato per un possesso improvviso, quindi quello che conta per lui è il possesso e non l'oggetto del possesso. Da qui la spinta ossessiva a nasconderlo per non consumare il capitale ideale della propria infelice sicurezza. Intorno a questo nucleo quasi astratto, nascono i rapporti reali del quotidiano. Figli, amici, amanti, servi, ovvero vecchi, giovani, anziani che di fronte alla malattia del protagonista devono vivere controcorrente. Dunque l'avaro nel nostro caso è un “uomo” proprio in quanto malato, e non un caso patologico per meschina propensione. Perciò il comico di questo avaro è sempre sull'orlo del dramma. Al di la del riso c'è sempre un uomo che soffre per la propria condizione”.

Scene e costumi di Annalisa Di Piero. Musiche Francesco Verdinelli.

LA TRAMA

Il vecchio Catenaccio ha scoperto sotto terra nella sua abitazione una pentola piena d'oro e vive nel costante terrore che gli venga sottratta. Anche quando il suo ricco vicino Cicorione viene a chiedergli in sposa sua figlia Lucia, Catenaccio sospetta che si tratti di una manovra per scoprire il suo oro; alla fine però accetta, precisando che Cicorione prenderà Lucia senza dote e pagherà tutte le spese del matrimonio, previsto per il giorno stesso. Catenaccio non sa che sua figlia è rimasta incinta di Lupetto, nipote di Cicorione, e che lui vorrebbe sposarla. Intanto è arrivato il cuoco chiamato per cucinare il banchetto nuziale, e Catenaccio sentendolo più volte pronunciare la parola "pentola", pensa che sia un ladro e lo malmena. Per sicurezza, però, Catenaccio sposta la pentola nel tempio della dea Fede. Saetta, servo di Cicorione, vede Catenaccio nascondere la pentola e fa per prenderla, ma prima che possa farlo Catenaccio la sposta nel bosco sacro al dio Silvano; questa volta il servo gliela ruba e la nasconde in casa di Cicorione. Lupetto intanto, ha spiegato a suo zio la situazione ed ha ottenuto il consenso a chiedere in sposa Lucia. Quando va a parlare con Catenaccio, tuttavia, il vecchio è disperato perché si è accorto della sparizione della pentola, e tempesta di domande Lupetto, il quale pensa che il vecchio stia parlando di sua figlia e della sua gravidanza. Saetta, poi, offre la pentola a Lupetto, cercando di comprarsi la libertà; qui il testo plautino si interrompe bruscamente...

TEATRO CIAK

Via Cassia, 692 - 00189 Roma

www.teatrociakroma.it

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Per info e prenotazioni 06.33249268

 

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