Corrado Postiglione, modesto avvocato di provincia al servizio di una clientela sempre piuttosto popolare, ma non per questo sprovveduta o accomodante, si dedica spesso con zelo alle frequenti vicissitudini dei propri familiari: mamma, fratelli, sorelle, zii, generi, nipoti, cugini e affini, tutti impelagati in controversie e liti di varia natura ed entità. Per risolverle è costretto a fare di necessità virtù; Postiglione fa grande sfoggio di una vasta gamma di sotterfugi pur di riacquistare la stima dei parenti, ormai persa da tempi remoti, e anche un minimo di introiti mensili per poter vivere con maggiore serenità.
Ma la buona sorte, che mai aveva fatto parte della vita del povero Corrado, non lo assisterà neppure durante la delicata missione di tutore familiare. Così, quando tutto sembra poter andare per il meglio e quando anche la più brutta delle rogne appare felicemente debellata, ecco arrivare l’imponderabile, come un fulmine a ciel sereno: qualcosa che neppure un principe del foro sarebbe stato in grado di prevedere o aggirare. Si tratta della malattia della mamma, la vera patrona della casa, colei che da sempre aveva indirizzato e condizionato la vita dei figli, ma non quella della sua amata nipote, un’anima ribelle pronta a mettersi contro il mondo intero pur di difenderla agli occhi di tutti, persino dei suoi genitori, dello stimato e saccente cugino e degli stessi zii, mai uniti nelle loro esternazioni e sempre più logorati da interessi contrastanti e repressi.
Il triste fardello di un male spietato che entra in casa senza bussare, la casa dove Corrado era nato e cresciuto, travolge un intero nucleo familiare improvvisamente alle prese con le incognite dell’eredità, legittima o testamentaria che sia, la più scontata delle controversie civili pronta a trasformarsi in combutta incivile. E c’è una sola persona chiamata a dirimere l’impossibile, l’imponderabile, l’indifendibile: zio Dodò, alias Corrado Postiglione, l’avvocato delle cause perse, solo contro tutti, al centro di tutto, ma disposto a tutto pur di risolvere il caso più difficile della propria carriera, con i clienti più rognosi che potessero capitargli e che mai l’avevano davvero stimato.
Il caso disperato arrivato per caso, quello che può cambiare una vita, forse la sua, forse quella dei suoi clienti, i suoi “cari parenti”.
Ma chissà… qualcosa potrebbe non andare per il verso giusto.
Chi può dirlo?! Forse solo io… ma di certo non ve lo dirò.
produzione A.G. Spettacoli Tradizione e Turismo
presenta
CARLO BUCCIROSSO in QUALCOSA È ANDATO STORTO!
scritto e diretto da CARLO BUCCIROSSO con ELVIRA ZINGONE | PEPPE MIALE | FIORELLA ZULLO | STEFANIA ALUZZI | MATTEO TUGNOLI | FABRIZIO MIANO e con TILDE DE SPIRITO nel ruolo della nonna costumi ZAIRA DE VINCENTIIS | musiche COSIMO LOMBARDI | scenografie GILDA CERULLO
SALA UMBERTO
Via della Mercede, 50, 00187 Roma -
SPECIALE CAPODANNO
Carlo Buccirosso, maestro indiscusso della commedia brillante, vi aspetta il 31 dicembre in Sala Umberto per festeggiare in allegria il nuovo anno insieme alla compagnia!
PROGRAMMA DELLA SERATA
➤ ore 20:15 ingresso in Sala
➤ ore 20:45 inizio spettacolo
➤ ore 22:00 intervallo
➤ ore 23:45 fine spettacolo
➤ ore 00:00 brindisi di mezzanotte
