Debutta in prima assoluta a Fortezza Est dal 20 al 22 aprile “Guardare il soffitto” scritto, diretto ed interpretato da Giulia Francia, un progetto elaborato nel periodo della quarantena che si sviluppa partendo dalla curiosità dell'autrice precedente al lockdown sul fenomeno degli Hikikomori, termine giapponese usato per riferirsi a coloro che hanno scelto di ritirarsi dalla vita sociale.
I disturbi mentali che si vanno ad approfondire su dei testi, sulla rete, sulle testimonianze dirette, la maggior parte delle volte, lasciano al lettore quella sorta di sensazione di riconoscimento. Naturalmente perché in ognuno di noi esiste una sfumatura di qualsiasi nevrosi o psicosi che sia. Ed è per questo che è sempre molto pericoloso “farsi medico” semplicemente scorrendo l’elenco dei sintomi. Ma quando si decide di approfondire un argomento piuttosto che un altro, già in quella scelta risiede una risonanza.
Lo spettacolo parte da questa spinta conoscitiva cercando di indagare il mondo interiore e i percorsi mentali che conducono ad alcuni comportamenti asociali, ponendosi delle domande:
Ti sei mai sentito così? Anche tu ti sei sentito così, qualche volta? Siamo tutti uguali? Sei tu? Si può prescindere da se stessi? Esiste una sola parola, azione, componimento che creiamo che possa non avere a che fare con noi stessi?
“Guardare il soffitto” , dunque, non è la storia di un Hikikomori. E non è nemmeno la storia di una parte dell'autrice che avrebbe potuto diventare un Hikikomori e, forse, qualche volta, lo è stata.
In scena la storia di una donna. Infelice. Maniacale. Sola. Una donna che diventa quattro donne diverse. Ma che siano quattro sfumature della stessa persona o la stessa persona in quattro fasi diverse della vita oppure quattro donne distinte, sarà compito dello spettatore stabilirlo.
Fortezza Est via Francesco Laparelli, 62 Roma – Tor Pignattara info e prenotazioni mail