Cinema Teatro Giuseppetti -  4 febbraio, Enzo Decaro in   “L’Avaro Immaginario”

Cinema Teatro Giuseppetti -  4 febbraio, Enzo Decaro in   “L’Avaro Immaginario”

La Stagione Teatrale del Cinema Teatro Giuseppetti, nata dalla collaborazione tra il Comune di Tivoli, l’ATCL Circuito multidisciplinare dello spettacolo dal vivo del Lazio, sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, e il Cinema Teatro Giuseppetti, presenta, martedì 4 febbraio, Enzo Decaro in   “L’Avaro Immaginario” con Nunzia Schiano e con La Compagnia Luigi De Filippo (in o.a.) Luigi Bignone, Carlo Di Maio,Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Fabiana Russo, Ingrid Sansone, regia Enzo Decaro. Sette quadri, un prologo e un epilogo. È un viaggio nel teatro, quello di Molière in primo luogo, ma non soltanto... È anche un viaggio nel tempo quello del Seicento, un secolo pieno di guerre, epidemie, grandi tragedie ma anche di profonde intuizioni e illuminazioni che non riguardano solo “quel tempo. Ed è anche il viaggio, reale e immaginario, di Oreste Bruno e la sua Compagnia di famiglia, quella dei Fratelli dè Bruno da Nola, (discendenti del grande filosofo Giordano Bruno), una vera “carretta dei comici” viaggiante, tanto cara sia a Peppino che a Luigi De Filippo. È il viaggio verso Parigi, verso il teatro, verso Molière ma anche una fuga dalla peste, da una terribile epidemia che ha costretto i Nostri a cimentarsi in un avventuroso viaggio verso un sogno, una speranza o solo la salvezza. Lungo il percorso, quando “la Compagnia” arriva nei pressi di un centro abitato, di un mercato o di un assembramento di persone, ecco che il “carretto viaggiante” diventa palcoscenico e “si fa il Teatro”. E col “teatro” si riesce anche a mangiare, quasi sempre. Infatti, grazie agli stratagemmi di tutti i componenti della famiglia teatrale si rimedia il pasto quotidiano o qualche misera offerta in monete o, più spesso, qualche pezzo di animale, già cucinato, offerto come compenso della esibizione sul palco-carretto, manco a dirlo, delle opere di Molière (L’Avaro e il Malato Immaginario sono “i cavalli di battaglia” di cui vengono proposti i momenti salienti, opportunamente adattati al luogo e agli astanti). Gli incontri durante il viaggio, sorprendenti ma non tutti piacevoli, l’avvicinamento anche fisico a Parigi, al teatro di Molière, la “corrispondenza” che il capocomico invia quotidianamente all’illustre “collega”, la forte connessione tra il mondo culturale e teatrale della Napoli di quel tempo con quella francese (con Pulcinella che diventa Scaramouche), di Molière ma forse ancor più di Corneille (che si celerebbe sotto mentite spoglie dietro alcune delle sue opere maggiori) la pesante eredità del pensiero di uno zio prete di Oreste Bruno, Filippo detto poi Giordano, scomparso da alcuni decenni ma di cui per fortuna non si ricorda più nessuno, e la morte in scena dello stesso Molière poco prima del loro arrivo a Parigi, renderanno davvero unico il viaggio di tutta la “Compagnia di famiglia” commedianti d’arte ma soprattutto persone “umane”, proprio come la grande commedia del teatro, dove “tutto è finto, ma niente è falso”.

Contatti

Teatro Giuseppetti: Vicolo Della Inversata, 5, 00019 Tivoli RM  

0774 335087

www.teatrogiuseppetti.it
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