Si è conclusa la tre giorni di proiezioni del festival cinematografico IMMAGINARIA - International Film Festival of Lesbians & Other Rebellious Women, manifestazione internazionale di cinema indipendente dedicata al cinema delle donne, con particolare attenzione alla cinematografia a tematica lesbica e femminista. La XVI Edizione si chiude con tanti film premiati dalla Giuria di esperte selezionate dall’Associazione Culturale organizzatrice Visibilia APS che, dal 18 al 20 giugno, ha proiettato al Nuovo Cinema Aquila di Roma 30 titoli in arrivo da tutto il mondo, sfidando ancora una volta le misure anticovid grazie a un efficiente servizio di prenotazioni online.
Nell’arco del lungo weekend, le Giurie hanno premiato come Migliore Lungometraggio di Fiction: La Nave dell’Olvido di Nicol Ruiz Benavides (Cile 2020, 71’), un’opera cinematografica che dal primo fotogramma ci consegna un universo immaginifico ponendoci in una dimensione di testimonianza rispetto alla rinascita della protagonista. Un riconoscimento particolare è stato espresso alla direzione della fotografia.
Il premio al Miglior Cortometraggio di Fiction è andato a Larsen di Margot Gallimard (Francia 2018, 30’), per la capacità di trasmettere emozioni forti con sincerità e delicatezza senza mai scadere nel retorico o nel drammatico, e anche per la raffinatezza della fotografia e del suono, che contribuiscono a mettere in luce l’umanità di una protagonista forte nell’affrontare le sue fragilità.
Come Migliore Documentario il riconoscimento unanime della giuria è andato a Touching an Elephant, di Lara Milena Brose (Germania 2020, 14’34’’), un breve lavoro che arriva come un pugno nello stomaco e che crea un’affezione viscerale nei confronti della protagonista ugandese della storia.
Per la prima volta nella storia di Immaginaria, si è voluta premiare anche la Migliore Colonna Sonora per i Lungometraggi di Fiction e a trionfare è stata Maya Postepski per il film Kokon, di Leonie Krippendorf (Germania 2020,95’), che con il suo background artistico è riuscita a portare la sua identità musicale estremamente personale all’interno dell’opera cinematografica.
I corti anche in questa edizione hanno riscosso il grande favore del pubblico, che ha riempito le sale per la visione dei diciassette lavori provenienti da varie parti del mondo. Mentre le fiction più apprezzate sono state: Soeurs d’armes/Red Snake di Caroline Fourest (Francia 2019, 112’) e Aos nossos filhos di Maria De Medeiros (Brasile 2019, 107’).
Le opere in gara sono state valutate e premiate da Giurie competenti, così suddivise: per la sezione Migliore Lungometraggio di Fiction, con la Presidente Chiara Zanini, freelance, critica e programmer, hanno votato Tita Tummillo, artista fra teatro e fotografia, che condivide la direzione del festival BIG di Bari, e Roberta Vannucci, co-direttrice artistica del Florence Queer Festival.
Per la sezione Migliore Cortometraggio di Fiction hanno votato, guidate dalla Presidente Desirée Manetti, al suo attivo varie esperienze in produzioni cinematografiche, Andrée Lucini, montatrice e aiuto assistente regia, ed Emanuela Licenziato, operatrice di macchina e fotografa.
Per la sezione Migliore Documentario, si sono espresse insieme alla Presidente Beatrice Tomassetti, studiosa, regista, organizzatrice di eventi, Miriam Previati, attrice, regista e sceneggiatrice e Giulia Rosa D’Amico, regista e produttrice indipendente.
Le votazioni per la Migliore Colonna Sonora per i Lungometraggi di Fiction, sono state coordinate dalla Presidente Silvia Leonetti, musicista e compositrice, insieme a Ginevra Nervi, electronic composer and songwriter, Tecla Zorzi, compositrice e sound designer e Federica Bello, compositrice, music editor e pianista.