IncontriFestival, presenta, martedì 12 novembre, al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, “Fare cinema con le parole” a cura di Emiliano Morreale. 

IncontriFestival, presenta, martedì 12 novembre, al Museo Nazionale degli Strumenti Musicali, “Fare cinema con le parole” a cura di Emiliano Morreale. 

Ci troviamo nell’universo della parola, piccola e potentissima unità su cui si costruiscono tutti i linguaggi. Infatti, l’incontro “Fare cinema con le parole” è un appuntamento della rassegna “La parola e le altre”, curata da Luigi Cinque e Tommaso Ottonieri nell’ambito di Incontrifestival, un viaggio nel rapporto tra parola e cinema. Quello del cinema è un mondo di storie, quindi di parole. Parole che vengono dal cinema, dalle sue immagini e dalle sue sceneggiature, e parole sul cinema: congetture attorno alla sua natura di macchina di sogno, illusione, (ri)produzione della realtà, ma anche racconti, leggende sui suoi protagonisti. A fare da guida sarà Emiliano Morreale, che questo genere di storie le conosce bene: critico cinematografico e docente all’Università La Sapienza, la sua più recente pubblicazione è “L’età dell’innocenza” (Sellerio, 2023), che l’editore descrive come “un romanzo di attrici e attori, star e comparse, registi e produttori.”. Protagonisti del cinema le cui vite vengono raccontate attraverso la lente del cinema, quasi attraverso la macchina da presa.  Dopo una breve presentazione, il percorso tra le storie si snoderà in una serie di letture, a cui daranno voce gli attori Franco MazziRebecca Clausi e Gabriele Ferrara. Da Rudyard Kipling a Michele Mari, da Irène Némirowsky a Truman Capote, i brani avranno tutti il cinema come protagonista, ora dal punto di vista delle immagini, ora da quello del pubblico, ora da quello dei “divi”.

Parole sul cinema, dunque, ma senza immagini. Dopo le letture accadrà il contrario, la parola si farà immagine: verranno proiettati dei videoclip poetici dai grandi, storici archivi del DoctorClip e dello Zebra Poetry Film Festival, pietre miliari della video-poesia. Sarà Luigi Cinque a presentare preziosissimi documenti dal Doctor Clip – festival internazionale di video clip di poesia di cui lo stesso Cinque è stato direttore artistico e dallo Zebra Poetry Festival di Berlino. Sullo schermo scorrerà anche Ida Travi, poetessa e intellettuale poliedrica, che leggerà brani dal suo “I Tolki” (Il Saggiatore, 2024), un’epica di esseri misteriosi tutti fatti di parola. Chiuderà la video lettura di Jonida Prifti, nota poetessa della scena romana. L’autrice sarà presente anche dal vivo, a interagire con la sua stessa poesia, e più precisamente con l’audiolibro di poesia sonora “Ajenk” (Transeuropa, collana Inaudita, 2011).

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