Si tiene nell'arco dell'intero mese di maggio 2023 un vero e proprio tour in tutta Italia del film documentario 'Stonebreakers', diretto daValerio Ciriaci, racconto in presa diretta della battaglia sui monumenti storici in un'America scossa dalle rivoltedel movimento Black Lives Matter. Il regista, che vive a New York, già premiato con il Globo d’Oro per il miglior documentario con If Only I Were That Warrior, presenterà le numerose proiezioni lungo lo Stivale, accompagnato dal produttore, Isaak J. Liptzin. Ad ogni proiezione interverranno ai dibattiti giornalisti, esperti di politica USA, storici e sociologi, con l'obiettivo, nelle intenzioni dei due autori, di “favorire ovunque un dibattito, che riguarda il nostro rapporto con il Passato. Una società deve infatti ragionare su quello che significa conservare una memoria storica ed essere consapevole del confine ambiguo che passa tra la presunta oggettività del ricordo e la sua rappresentazione pubblica”.
Il tour di Stonebreakers ha avuto inizio il 2 maggio da Genova, scelta non casuale, in quanto città natale di Cristoforo Colombo che ospita il famoso monumento a Piazza Acquaverde. Una conferenza stampa la mattina a Palazzo Tursi ha lanciato la prima proiezione, che si è tenuta al Cinema Nickelodeon alle ore 21:00. Il tour continua quindi a Milano in quattro tappe, il 3 maggio a Il Cinemino, il 7 maggio al Nuovo Armenia, il 9 maggio a Il Lazzaretto (la mattina anche per gli studenti) e il 24 maggio al Memoriale della Shoah. Proiezione a Prato il 4 maggio alla Monash University, a Como il 6 maggio al Cinema Astra, a Torino l'8 maggio al Cinema Massimo, a Firenze il 10 maggio al Cinema La Compagnia (con repliche il 14, 15, 16 e 23 maggio). Due le proiezioni a Modena, sempre l'11 maggio, all'Unimore e alla Sala Truffaut, mentre a Vignola, al Teatro Fabbri, proiezione il 13 maggio nell'ambito del Festival Mente Locale – Visioni sul territorio . A Jesi il film sarà proiettato il 12 maggio al Piccolo. Tre le proiezioni a Roma: il 15 maggio all'Università di Tor Vergata, il 16 maggio al Nuovo Cinema Aquila e il 19 maggio all'Università Roma Tre. Due le proiezioni a Napoli, entrambe il 17 maggio: la prima riservata agli studenti dell'Accademia di Belle Arti, al Cinema Modernissimo, la seconda, aperta al pubblico, presso L'Asilo. Due le proiezioni nel Veneto: il 25 maggio al Cinema Lux di Padova e il 26 maggio a Verona, al Cinema Nuovo San Michele, nell'ambito del Festival del Giornalismo.
Ogni tappa sarà seguita sui social del film, al link facebook.com/Stonebreakers.Film
'Stonebreakers', è stato presentato in anteprima mondiale alla 63a edizione del Festival dei Popoli di Firenze, dove ha vinto tre premi - Menzione Speciale, Premio MyMovies dalla parte del Pubblico per il Concorso Italiano e Premio distribuzione in sala 'Imperdibili'. La première statunitense, invece, si tiene il prossimo 29 aprile nell'ambito dell'Independent Film Festival Boston.
Stati Uniti, 2020: nel mezzo della rivolta Black Lives Matter e dell’elezione presidenziale, scoppia la battaglia sui monumenti storici. Un conflitto culturale che travolge statue di Cristoforo Colombo, confederati e padri fondatori, e mette in discussione il racconto mitico americano. Esplorando un panorama memoriale in trasformazione, Stonebreakers interroga il rapporto tra Storia e lotta politica in un’America che, mai come oggi, è chiamata fare i conti con il proprio passato. Il film si avvale della produzione della Awen Films - con Isaak J. Liptzin, Curtis Caesar John, Andrea Fumagalli e lo stesso regista - e della direzione della fotografia di Isaak J. Liptzin, del montaggio di Andrea Fumagalli e delle musiche originali di Francesco Venturi.
“Stonebreakers – sottolineano Ciriaci e Liptzin - documenta come le proteste Black Lives Matter negli USA con l’attacco ai monumenti, non stiano in realtà “cancellando la storia” ma piuttosto ne stimolino il riesame, inducano a riconsiderare i miti nazionali e a confrontarsi con le pagine più controverse della Storia Americana. Lo stesso sta accadendo adesso in Europa, dove l’onda lunga della contestazione negli USA ha riacceso forti divergenze per una lettura del passato mai pienamente condivisa”.
IL REGISTA
Valerio Ciriaci è un documentarista italiano che vive negli Stati Uniti. Nato a Roma, Valerio si laurea in Scienze delle Comunicazione all’Università La Sapienza nel 2011, con una tesi su Jean Rouch e l'etno-fiction. Nello stesso anno si trasferisce a New York per frequentare il corso di cinema documentario della New York Film Academy. Nel 2012 fonda la casa di produzione Awen Films, con la quale realizza documentari indipendenti, video editoriali e altre produzioni audiovisive. I suoi corti documentari, Melodico (2012), Treasure - The Story of Marcus Hook (2013) e Iom Romì (2017) sono stati selezionati in numerosi film festival internazionali, tra cui Big Sky Documentary Film Festival, Hot Springs Documentary Film Festival, Bari International Film Festival e New York Jewish Film Festival presso il Lincoln Center. Nel 2015 realizza il suo primo lungometraggio, If Only I Were That Warrior, vincitore del Premio Imperdibili al 56˚ Festival dei Popoli e del Globo d’Oro 2016 per il miglior documentario italiano. Nel 2019, al 60˚ Festival dei Popoli, presenta Mister Wonderland, che riceve il Premio 'Il Cinemino' e verrà in seguito diffuso sulla Rai in Italia e su PBS negli Stati Uniti.
Durata: 70'