Esami di maturità: come superare ansia e stress. Ne parliamo con Adelia Lucattini

Esami di maturità: come superare ansia e stress. Ne parliamo con Adelia Lucattini

L’esame di maturità è un traguardo importante che può generare ansia e stress negli studenti. È normale sentirsi un po’ tesi, ma è altrettanto importante sapere gestire le tante emozioni generate da questo particolare momento, in modo costruttivo per affrontare al meglio le prove, scritte e orali. Ecco allora in questa intervista alcuni consigli della Dott.ssa Adelia Lucattini, Psichiatra e Psicoanalista Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana

Dott.ssa Lucattini, quali sono le principali cause di stress e ansia tra gli studenti che si preparano agli esami di maturità?

Il diploma di scuola superiore è da sempre un momento emozionante, ma spesso è causa di stress, preoccupazione e ansia sia per gli adolescenti, che per i genitori.

Il diploma è vissuto come un grande traguardo, è atteso e temuto fin dall’inizio della scuola Secondaria di Secondo grado, celebrato a partire “cento giorni” in cui si preannuncia e festeggia la fine dell’anno scolastico a conclusione di un lungo ciclo di studi. La maturità segna il primo rito di passaggio dall’adolescenza alla giovinezza, annuncia i prossimi cambiamenti negli studi (universitari) o nel lavoro e una nuova tappa verso indipendenza. Inoltre, vi è la consapevolezza che “la scuola” come la si conosce da sempre, sta per finire insieme allo stare in classe quotidianamente con i propri compagni. I ragazzi sentono che la posta in gioco è alta, non solo per lo studio ma anche perché affrontano per la prima volta una commissione d’esame con insegnanti esterni e avvertono forte la separazione dalla vita di prima, protetti dalla “griglia” organizzativa offerta dalla scuola con i suoi tempi scanditi e ritmi regolari. Tutto ciò può essere stressante e ansiogeno, sia per i maturandi, che per i loro genitori, ma con il giusto approccio può essere trasformata in un'esperienza positiva, fonte di soddisfazione.

In che modo, la pandemia di COVID-19 e i due anni di didattica a distanza hanno influito sul benessere psicologico degli studenti?

Gli studenti di oggi sono reduci da due anni di Didattica a distanza a causa della pandemia di Covid-19, una modalità che se allora è stata necessaria e adottata nel miglior modo possibile sebbene con le difficoltà che tutti conosciamo, ha lasciato degli strascichi nella modalità di studio e nella socializzazione degli adolescenti. Possiamo ipotizzare che la DAD, misura a cui si è ricorsi nell’emergenza, al momento fosse la scelta pedagogicamente e psicologicamente migliore, ma di cui oggi osserviamo ancora molti lasciti meno positivi, tuttora irrisolti. Dopo il periodo post lockdown, molti ragazzi stanno cercando di riadattarsi alla normalità scolastica, con grande sforzo e fatica psicofisica che hanno inevitabili conseguenze sul loro stato emotivo e talvolta anche sul rendimento, per le interferenze sia emotive che depressive.

Gli studenti italiani affrontano anche la sfida dei doppi diplomi in diverse lingue. Come influisce questo ulteriore carico di studio sulla loro salute psicologica?

Gli esami inizieranno mercoledì 19 giugno con la prova scritta di italiano, seguita dalla seconda prova nazionale sulla materia d’indirizzo il giorno successivo. Gli studenti che affrontano e seguono il programma di diploma internazionale (IB) o doppio diploma, sempre più diffuso anche in Italia, avranno un’ulteriore prova la settimana seguente, prima della prova orale che comprenderà anche le materie curriculari del secondo diploma, Esabac per il francese, il Cambridge in inglese e così via per il tedesco, lo spagnolo e anche altre lingue. Il benessere psicologico degli studenti delle scuole superiori è diventato un focus attenzionato a livello globale, poiché con la pandemia hanno dovuto affrontare un ulteriore stress, ansia e depressione non sono diminuiti con la ripresa della scuola in presenza. Secondo uno studio dell'American Psychological Association (APA), l'81% degli adolescenti della Generazione Z, di età compresa tra 13 e 17 anni, ha vissuto uno stress intenso durante la pandemia di Covid-19. Questo andamento è particolarmente evidente tra gli studenti che perseguono il programma di diploma di Baccalaureato Internazionale (IB), poichè hanno programmi più ampi, un orario scolastico che impegna una parte del pomeriggio e di fatto sosterranno contemporaneamente due esami di maturità con voto finale separato.

Quali strategie possono adottare gli studenti per gestire modo efficace lo stress e l'ansia legati agli esami di maturità in?

È fondamentale che gli studenti si rendano conto che “la Maturità” è un momento unico di celebrazione del loro percorso e di se stessi, un passaggio evolutivo, di crescita personale, un vero e proprio ingresso nella giovinezza, anticipazione della età adulta che verrà. L’esame non può essere solo fatica, nottate a studiare e preoccupazioni, con il giusto approccio, può essere un’esperienza positiva e appagante in cui esprimere se stessi e la propria “maturità”, appunto, sia psicoemotiva che sociale.

Di fondamentale importanza è gestire le proprie aspettative, essere consapevoli che il percorso della scuola superiore e dell’esame di diploma sono unici per ognuno. Evitare di confrontarsi con compagni di classe, amici e figli di amici dei genitori, i progressi sono personali, ognuno ha la sua storia e il successo assume varie forme. È bene concentrarsi su se stessi e sui propri obiettivi a breve e medio termine, di studio, affettivi, sentimentali, sportivi, musicali, di crescita personale. Ognuno deve cercare i propri punti di forza e investire sulle proprie passioni, lasciando da parte le aspettative sociali “predefinite”, le “mode”, la competizione fine a se stessa e inoltre, sostenendo le proprie scelte e il bisogno di tempo con i propri genitori.

Qual è il ruolo dei genitori in questo periodo impegnativo e stressante, come possono evitare di trasferire ulteriori ansie sui figli?

Come sempre nella vita, i genitori sono il primo punto di riferimento, con la crescita le loro figure sono interiorizzate e da questo processo inizia la progressiva autonomia psicologica e relazionale. Nei momenti di passaggio il ruolo dei genitori diviene ancora più importante e incisivo.

È necessario riconoscere che i figli stanno crescendo e che hanno bisogno di scoprire la propria strada, che sono maturati, ma che ancora hanno bisogno del sostegno dei propri genitori e della loro fiducia nella capacità di gestire la prima grande sfida che la vita presenta, insieme alle decisioni che prenderanno in seguito. È indispensabile che i genitori siano per i figli un supporto nel loro percorso, sostegno nei momenti di difficoltà, fonte di affetto e amore sempre. 

I genitori devono gestire in modo ferreo le aspettative eccessive sull’esame di maturità dei figli, tenere a freno le ansie della propria maturità proiettatate sui figli, mitigare la competizione con parenti e amici. Questa è solo una delle tante tappe che i figli affronteranno, non si perdono, bensì crescono, così da ritrovarsi e vivere in modo più adulto.

Se anche dovessero lasciare la casa per gli studi universitari o per il lavoro, il legame rimane intatto, certamente, i figli mancano, ma non per questo, non si può non essere felici per loro e per i loro progressi.

Ritiene che il sistema educativo italiano attuale fornisca un adeguato supporto psicologico agli studenti oppure ancora necessita di implementazioni, quali miglioramenti suggerirebbe?

Strutturare meglio i programmi, molti studenti ritengono che verifiche, spiegazioni e scadenze potrebbero essere programmati meglio. La costanza degli eventi che si ripetono, consolida la sicurezza interiore. È fondamentale che gli studenti sappiano con chiarezza ciò che ci si aspetta da loro e quando. Le scuole potrebbero fornire maggiori indicazioni su come gestire il proprio tempo in modo efficace, suddividere il carico di lavoro, rendendole i compiti assegnati e le verifiche, più gestibili.

La programmazione di per sé, genera salute mentale, organizza, verifica, sostiene, sprona, ordina le idee, le emozioni, i pensieri e i comportamenti.

Mettere al primo posto il benessere emotivo e psicologico degli studenti, dando priorità alla loro salute mentale, aiutarli a sentirsi a proprio agio e fiorire negli anni del liceo, sia tradizionale che negli indirizzi con doppio diploma o diploma internazionale, perché gli studenti felici, psicologicamente equilibrati, sono studenti di successo. 

Quali consigli si sente di dare ai ragazzi che affrontano gli esami di maturità?

Gli esami di Maturità sono il compimento di un ciclo di studi, la valutazione non si basa soltanto sull'esame, ma anche sull'andamento di tutti gli anni precedenti;

L'esame può essere un'occasione per mostrare aspetti di se stessi non espressi durante il liceo e dimostrare le proprie qualità e il proprio valore; 

Non si è mai da soli, quando si sostiene un esame si portano con noi tutte le persone a cui vogliamo bene, con cui abbiamo studiato che ci hanno sostenuto fattivamente nella scuola. Inoltre, sono presenti i membri interni, insegnanti che spesso si conosce da anni e che sono un punto di riferimento, una presenza e una tutela per tutti gli studenti;

Concentrarsi sul momento, mettendo da parte tutto il resto, dai test di ammissione all’università, alle domande o colloqui di lavoro e anche l'organizzazione delle vacanze. È un momento unico e irripetibile che deve essere vissuto con gioia, un saluto festoso con le persone che ci hanno accompagnato negli anni del liceo;

È un'occasione da non perdere per sentirsi protagonisti, davanti si hanno degli insegnanti che sono lì per ascoltare che cosa avete da dire, più che per chiedere.

Marialuisa Roscino

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