Lazio, la Garante per l’Infanzia: “Mai abbassare la guardia contro pedofilia e pedopornografia”

Lazio, la Garante per l’Infanzia: “Mai abbassare la guardia contro pedofilia e pedopornografia”

Roma — Un richiamo forte e deciso alla responsabilità collettiva nel contrasto agli abusi sui minori. La Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza della Regione Lazio, Monica Sansoni, ribadisce con fermezza il proprio impegno nella lotta a ogni forma di violenza sessuale contro bambini e adolescenti, con particolare attenzione ai gravissimi fenomeni della pedofilia e della pedopornografia.

Si tratta di crimini odiosi e inaccettabili”, dichiara Sansoni, “che violano profondamente l’integrità psicofisica e la dignità dei bambini e degli adolescenti, lasciando ferite spesso indelebili nel loro percorso di crescita.”

Secondo la Garante, la tutela dei minori deve restare una priorità assoluta per la società e richiede risposte concrete, coordinate e rigorose da parte delle istituzioni, delle forze dell’ordine, del sistema giudiziario e della società civile. “Nessuno deve sentirsi estraneo a questa responsabilità collettiva”, sottolinea.

Un appello, quello di Sansoni, rivolto anche ai cittadini e alle associazioni, chiamati a collaborare attivamente, segnalare tempestivamente situazioni sospette e sostenere le vittime. L’obiettivo è promuovere una vera cultura della protezione, del rispetto e della legalità, garantendo a ogni minore il diritto inalienabile di crescere in un ambiente sicuro e sereno.

La Garante ha inoltre evidenziato l’importanza di una corretta e responsabile informazione, sottolineando il ruolo decisivo della comunicazione nel sensibilizzare l’opinione pubblica e nel favorire il riconoscimento precoce dei segnali di disagio. “Difendere i minori significa anche comunicare con coraggio e senso civico”, ha affermato Sansoni, auspicando una sinergia sempre più stretta tra le istituzioni.

Nel suo intervento, Sansoni ha richiamato anche alcuni recenti casi di abuso avvenuti in ambienti ecclesiastici, come quello che ha coinvolto un diacono e un aiuto capo scout appartenenti alla Curia Vescovile di Latina. “Nessun luogo o istituzione può considerarsi esente da controlli e vigilanza costante”, ha avvertito.

Una battaglia, quella contro pedofilia e pedopornografia, che — come conclude la Garante — richiede unità d’intenti, fermezza nelle azioni e una profonda sensibilità verso il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza.

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