Comunicazione e Giubileo: successo a Roma per il convegno di Giornaliste Italiane

Comunicazione e Giubileo: successo a Roma per il convegno di Giornaliste Italiane

Unire il racconto della cronaca quotidiana vera alla comprensione di quanto accade, con l'obiettivo di rilanciare Roma e l’Italia, attraverso un messaggio profondo di speranza e fratellanza. Se ne è discusso a Roma al convegno “Raccontare il Giubileo”, promosso dall'associazione Giornaliste Italiane e che si è tenuto mercoledì 5 febbraio nella sala della Protomoteca in Campidoglio. All'incontro, che è stato moderato da Lorena Bianchetti in una sala gremita di pubblico, hanno partecipato numerosi ospiti, tra cui il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, il sottosegretario al Mef Lucia Albano e il delegato del Vaticano all'organizzazione del Giubileo, monsignor Rino Fisichella.

A introdurre i lavori è stata la giornalista di Askanews e socia fondatrice di Giornaliste Italiane, Elisabetta Mancini che, citando la frase con cui Papa Benedetto XVI è intervenuto al recente Giubileo della comunicazione, ha spiegato che “la comunicazione costruisce a patto che sia vera. La comunicazione è cambiata così come il mondo del giornalismo. Raccogliendo il monito di Papa Francesco, con questa giornata di confronto, tra istituzioni e media vogliamo ribadire è importante comunicare, ma con verità”.

La parola è poi passata alle istituzioni, che hanno sottolineato il grande impegno profuso per l’anno giubilare. “Da parte nostra vi è stato e vi è un grandissimo impegno perché la macchina organizzativa funzioni e sia all'altezza per accogliere fedeli che da tutto il mondo convergeranno a Roma”, ha dichiarato il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, “Questo è un Giubileo che tocca davvero il cuore di tutti. La speranza, sentimento dal contenuto spirituale, è anche l'atteggiamento con cui guardare al presente, da vivere con ottimismo, senza essere schiacciati dall'utile". Per il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca questo appuntamento “è stata una bella occasione per affrontare un tema, quello della comunicazione, di come si raccontano le storie e le cose, che merita una grande riflessione. L'organizzazione del Giubileo è stato uno straordinario lavoro di squadra, il risultato della metodologia - tutta italiana - di mettersi attorno a un tavolo per raggiungere un obiettivo comune. È necessario saper raccontare, oggi, i traguardi, queste tempistiche mai viste nella storia dell'amministrazione pubblica italiana. Ma, soprattutto, il Giubileo non è solo grandi opere pubbliche: è il racconto di milioni di persone che si avvicinano a Roma e al Lazio spinte da una sete spirituale. Un aspetto che non è stato e non è abbastanza sottolineato. Dobbiamo far ripartire la narrazione da qui, perché in questo momento storico ne abbiamo davvero bisogno".

Il sottosegretario al Mef, Lucia Albano, ha sottolineato come il governo ha voluto istituire “una cabina di regia per pianificare strategie organizzative, stanziando e investendo risorse (2,3 miliardi) per l'evento del Giubileo in cui crede molto. C'è stato un grande spirito di collaborazione, con approccio metodologico, come voluto dal sottosegretario Mantovano, che ha scandito i tempi, superando le difficoltà e differenze per raggiungere uno scopo”. Per Monsignor Fisichella, pro-prefetto per la nuova Evangelizzazione e incaricato da Papa Francesco per l'organizzazione del Giubileo "il primo racconto è quello dei volti, quelli di oggi, che collaborano in un clima di amicizia e responsabilità. Un grande lavoro di squadra per l'organizzazione di questo evento. Non ci aspettavamo nei primi 10 giorni più di mezzo milione di persone. I numeri però non sono la cosa più importante. Indicano semplicemente che c’è bisogno di spiritualità, attraverso il pellegrinaggio, cioè aiutare le persone a rientrare in se stesse. E' una fase storica tecnologica talmente invadente che annulla la persona e l’individualità”.

Tra i relatori, anche il giornalista e conduttore su Rai 1 di “Porta a Porta” e “Cinque Minuti”, Bruno Vespa che ha sottolineato come “noi giornalisti dobbiamo dare speranza anche nelle cose da raccontare. Raccogliendo il suggerimento di Papa Francesco, bisogna raccontare sia il significato spirituale del giubileo, sia Roma, straordinaria città. Il turismo giubilare non è alto, certamente di fede ma di massa. Alla luce delle grandi presenze, noi dovremmo rispondere affinché però a Roma si torni". Per Davide Rondoni, responsabile dell'ottavo centenario della morte di San Francesco "la speranza viene meno quando perdi qualcosa che ami. San Francesco, prima di morire, ha lasciato una poesia, Cantico delle Creature. La gentilezza e la nobiltà di un uomo si riscontra quando impara ad amare qualcosa che non è suo. Credo che un elemento di comunicazione sia quello di toccare la poesia del cuore. Se la vita è solo possesso la disperazione è inevitabile. La comunicazione è cambiata, così come il mondo del giornalismo”. Tra i relatori sono intervenuti anche il direttore comunicazione Santa Sede, Andrea Tornielli, il consigliere d'amministrazione Mediaset, Gina Nieri secondo cui "è fondamentale che i media siano liberi di comunicare. Credo sia importante una grande attività legislativa, affinché sia possibile continuare a fare una informazione responsabile in occasione anche di questo Giubileo".

Image

Publish the Menu module to "offcanvas" position. Here you can publish other modules as well.
Learn More.