Tomà, il paradiso del gusto a Roma

Tomà, il paradiso del gusto a Roma

Dal banco alla cucina, ricette italiane, cicchetti e long drink caratterizzano il nuovo locale romano che anima il quartiere Prati

Il moderno ed elegante quartiere Prati, emblema dello stile liberty all’ombra del Cupolone, si è rivelato il luogo ideale per ambientare un nuovo e intrigante progetto gastronomico tutto romano, quello nato grazie alla lungimiranza di Matteo Santucci, giovane imprenditore della capitale legato alla ristorazione, e del suo socio Tommaso Paradiso, uno dei più apprezzati artisti del panorama musicale italiano. Parliamo di Tomà, nome originale e facile da memorizzare, una insegna che caratterizza i nostri tempi, quelli basati su tempi rapidi e velocità, e che necessitano spesso di un posto dove poter stare bene mangiando un “boccone al volo”. Un locale nato per proporre i sapori italiani in un ambente unico nel suo genere: l’ingresso, situato lungo Via Pompeo Magno al civico 12, e che si trova dinanzi al balcone del maestro Marcello Mastroianni, suggestiva coincidenza, introduce i clienti in uno spazio dallo stile senza tempo, dove le pareti definiscono la sala di un verde ottanio, ribattezzato verde “Tomà”, una tinta che trasmette natura e vitalità, rinascita e fascino.

La cicchetteria all’italiana

Il servizio di Tomà inizia a mezzogiorno e coincide con la pausa pranzo articolandosi per il resto della giornata tra aperitivo, e cena, senza dimenticare l’interessante carta dei cocktail. Una cicchetteria all’italiana semplice e gustosa, sulla falsariga dei modelli europei per un approccio cosmopolita che restituirà all’ospite la sensazione di essere altrove. Una proposta dal banco, ricca, dinamica e multiregionale, con una formula di barra alla spagnola capace di farvi mangiare a tutte le ore e una proposta dalla cucina, fatta di piatti di grande impatto emotivo e intensi sapori ideali da condividere. La linea è quella di Andrea Nepa, classe 76, reduce dal successo di Pastorie al Pigneto e con esperienze di respiro internazionale in Spagna (El Cellerai de Can Roca) e in Inghilterra (Barbican Center e Instituite of Directors) che per Tomà ha creato, invece, un menu molto rock ma dalla forte impronta tradizionale.

Una cucina concreta e genuina, di sintesi e di prospettiva grazie ad assaggi sfiziosi che spaziano dai 3 agli 8 euro, alcuni dei quali serviti su fette di pane taylormade, un lievitato panificato in esclusiva per Tomà dal forno “Bottega Popolare”. Più sostanziosi alcuni rarissimi piatti da trovare oggi nel menu di un ristorante, che hanno superato mode e contaminazioni, quelli che tutti mangiano ed apprezzano ma di cui pochi parlano.

Il menu di Tomà 

Le Selezioni, i primi, i secondi e naturalmente i cicchetti: queste le proposte della cucina di Tomà, un’offerta trasversale, ricca, dai sapori genuini ed adatto ad ogni palato. Si parte con grandi prodotti quali le Alici del cantabrico, la Mozzarella di bufala campana dop e la Ventricina teramana per passare agli Spaghetti con vongole veraci e bottarga e il Lombatello di manzo in salsa veneziana, ma i grandi protagonisti sono i golosi cicchetti, come il Polpo rosticciato e ‘nduja, il Pollo alla cacciatora e i Calameretti fritti jalapeno e lime ed i Tomà, irresistibili bocconi tra i quali è d’obbligo menzionare la Ventresca di tonno e cipolla caramellata e la Cotoletta alla milanese con maionese allo zafferano.

Ma Tomà fa anche rima con cocktail e dalla carta è possibile scegliere tra le tante versioni di Spritz disponibili, come quella “Alla Bresciana” (con vino bianco e Aperol) o il “Bianco” (con liquore al bergamotto), o magari provare il Gin Tonic in una delle interpretazioni presenti nel menu o componendolo in prima persona grazie alle proposte presenti nella vetrina di Tomà.

La filiera certa

 Tomà si è circondato di fornitori affidabili e con filiera certa in attesa di lanciare anche il proprio spin off di co-brandig dedicato a diversi prodotti da dispensa, che non solo verranno venduti in loco ma saranno anche utilizzato dallo chef e dalla sua brigata di cucina. Tra le anteprime, il loro olio extravergine di oliva chiamato “Nannina”, un prodotto ottenuto da olive 100% Ravece, un’antica cultivar dell’Irpinia, lo stesso usato in cucina e in vendita sugli scaffali di Tomà.

Contatti:

 

Ristorante Tomà

Via Pompeo Magno, 12c

00192 Roma Italia

+39 06 85386864

@toma.ristorante.roma

www.tomàroma.it

 

foto Alessandro Baratelli

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