Roberto e Veruschka Wirth raccontano l’estate dell’Hotel Hassler presso il Palm Court per un’accoglienza avvolgente all’aria aperta: una lussureggiante parete, ricoperta da rigogliose piante e impreziosita da reperti di epoca romana, fa da cornice a un’esperienza gastronomica basata su una proposta genuina, raffinata e territoriale che abbraccia tutte le ore del giorno, dalla colazione al dopo cena. Protagonista infatti, è la cucina di tradizione dello chef Marcello Romano, basata su prodotti autentici e fragranti, insieme alla profumata mixology del bar.
Amato dai romani e dai turisti di tutto il mondo, l’Hotel Hassler è da quasi 130 anni il punto di riferimento a Roma e in Italia per l’ospitalità d’eccellenza. Fondato nel 1893 sulla sommità della Scalinata di Trinità dei Monti, appartiene dagli anni ‘20 alla famiglia Wirth, celebre dinastia di albergatori svizzeri. Guidato da oltre 40 anni da Roberto E. Wirth, prematuramente scomparso lo scorso giugno, oggi è gestito da Roberto Wirth, Presidente Esecutivo, e sua sorella Veruschka Wirth, Amministratore Delegato, che ne hanno preso le redini, determinati a proseguire il lavoro del padre con l’obiettivo di traghettare l’hotel nel futuro, mantenendo sempre altissimi gli standard qualitativi.
Gemelli, classe 1992, i giovani proprietari dell’Hotel Hassler (e di tutto il gruppo The Gems of Roberto E. Wirth che comprende, oltre all’Hassler, il Palazzetto a Roma, l’Hotel Vannucci con il Borgo Bastia Creti in Umbria e il Parco del Principe in Toscana) hanno alle spalle importanti esperienze imprenditoriali e di gestione di grandi hotel. Dopo i loro studi in Svizzera, presso il Glion Institute of Higher Education, una delle scuole di Hospitality management più prestigiose al mondo, hanno infatti iniziato il loro percorso in prestigiosi alberghi e brand, tornando poi in Italia per affiancare il padre nella gestione delle strutture del gruppo.
L’eccellenza rappresenta infatti la filosofia di vita della famiglia Wirth, che si rispecchia nella perfezione dell’accoglienza verso l’ospite e in una proposta gastronomica di altissimo livello.
Oltre al ristorante panoramico Imàgo, 1 stella Michelin, l’hotel ha un altro suo punto di forza nell’Salone Eva, un raffinato ristorante con il suo incantevole e rigoglioso giardino interno, il Palm Court, che accoglie cittadini e turisti dalla prima colazione sino al dopo cena, con una cucina tradizionale, sia italiana che romana, magistralmente eseguita, secondo un concetto contemporaneo di leggerezza, salubrità e gusto.
Lo chef è Marcello Romano, vero hassleriano nell’anima, talentuoso cuoco campano che ha fatto del rispetto per le materie prime e dell’equilibrio nutrizionale dei piatti, i suoi punti cardine.
Entrato all’Hassler nel 1996, è cresciuto negli anni sino a ricoprire il ruolo di Chef dell’albergo traducendo in realtà l’idea della proprietà di proporre piatti sempre fragranti a base di ingredienti che variano al susseguirsi delle stagioni.
UN UNICO NOME, DUE SPLENDIDE AMBIENTAZIONI!
Questo spazio ristorativo è stato creato con una caratteristica unica: a seconda della stagione, gli ospiti vengono accolti in due ambienti dall’allure suggestiva e dal fascino particolare. Il Salone Eva è il raffinato salotto ideale per trascorrere magiche serate nei periodi più freddi mentre il Palm Court con il suo lussureggiante e fresco giardino è perfetto per momenti indimenticabili all’aria aperta.
D’estate si attraversa l’hotel e si accede al cortile interno, il Palm Court, dominato dalla rigogliosa parete verde dove, come in un perfetto mosaico, trovano posto piante e fiori colorati, statue e anfore di epoca romana. Qui, tra tavoli e sedie in ferro battuto, si può assaporare un pranzo o una cena raffinata ma anche un dopo cena all’aria aperta con i drink realizzati dagli abili bartender dietro al grande bancone esterno.
D’inverno invece, oltrepassata la soglia dell’albergo, un cancello dorato si apre sul Salone Eva, un angolo di eleganza e raffinatezza senza eguali dove trascorrere un pranzo o una cena, ma anche l’ora del tè, dell’aperitivo o del dopocena, tra arredi eleganti e accoglienti. Il direttore di sala Andrea Moschetti accoglie gli ospiti col suo savoir faire avvolgente, coadiuvato dalla brigata di servizio e dai bartender guidati da Stefano Santucci. Ci si accomoda tra l’oro, il verde smeraldo e il rosso rubino delle preziose tappezzerie mentre lampade antiche, specchi e statue impreziosiscono la sala insieme ai sontuosi drappeggi e incantevoli affreschi sul soffitto. Il camino in marmo, con le sue sinuose venature, incornicia la parete di fondo insieme alle poltrone damascate.
In fondo al locale, una porta conduce a un piccolo gioiello nascosto: è l’Hassler Bar, quasi un vero speak-easy celato allo sguardo, con il suo accogliente bancone in legno, dove è possibile accomodarsi su alti sgabelli per sorseggiare ottimi cocktail e distillati di pregio. Accanto c’è la Cigar Room, un salottino molto ambito dai fumatori alla ricerca di un rifugio confortevole ed elegante.
LA PROPOSTA GASTRONOMICA
Cucina schietta, genuina ma di grande raffinatezza, a metà strada tra la tradizione gastronomica laziale, romana e campana. Questi sono i punti di forza di Palm Court e dei menu ideati dal Resident Chef Marcello Romano, realizzati con prodotti stagionali e di altissima qualità e sempre legati a doppio filo tra passato e futuro. Attento, da sempre, ai problemi di intolleranze alimentari e al giusto equilibrio di nutrienti nei singoli piatti, Romano crea i suoi menu con grande cura per le cotture e il bilanciamento dei grassi. Attenzione che si amplifica con l’arrivo della primavera e il menu della bella stagione che vede, accanto ai cavalli di battaglia come il Club Sandwich e i primi della tradizione come Amatriciana e Carbonara, piatti nuovi, freschi ma di grande gusto. Tra questi gli Sfizi, ideali per aprire il pasto con la giusta croccantezza, come il Carciofo in tempura con crema di patate, salsa al pecorino romano, gel di menta e pepe aromatico o la Mozzarella Campana D.O.P. in carrozza con panatura di panko.
Non mancano proposte vegetariane, di carne e di pesce come si evince già dagli antipasti dove si possono trovare la Tartare di scottona con uova di quaglia e peperone crusco, il Polpo arrostito, cotto a bassa temperatura e glassato con la sua acqua, accompagnato da scarola, uvetta, pinoli e patate novelle o, ancora, la Mozzarella di bufala campana D.O.P. con pomodoro, meringa di Pachino e germogli di basilico.
I Ravioli di ossobuco con crema di prezzemolo e patate di Avezzano aprono la strada ai primi piatti insieme al Risotto ai gamberi rossi di Mazara del Vallo con asparagella selvatica o ancora gli Spaghettoni aglio, olio e peperoncino con battuto di noci e baby rucola. Tra i secondi spazio alle Polpette di manzo con salsa di datterino giallo vesuviano e parmigiano e al Filetto di spigola alla mugnaia con porri arrostiti e zucchine. Immancabile anche la proposta vegetale: Carciofi alla romana con gel di menta, pecorino, portulaca e patata dolce americana scottata.
Per un pasto veloce non mancano le Pinse fatte in casa, a lunga lievitazione, farcite con condimenti freschi e fantasiosi come salmone affumicato e burrata, mortadella, stracciatella di mucca e granella di pistacchio di Bronte, alla parmigiana bianca o, ancora, con pomodori freschi e mozzarella, rigorosamente di bufala campana D.O.P.
Sempre presenti in menu anche gli hamburger come il Cheeseburger Amatriciana e quello con carne macinata, cheddar, uovo bio e bacon. Leggere ma ricche di gusto le insalate, perfette per un pranzo sfizioso ma sempre con un occhio di riguardo al benessere. Tra queste l’Insalata di iceberg con salmone affumicato, fagioli di soia, crema acida e lamponi o quella di pollo, cotto a bassa tempratura e marinato alle erbe, uova sode, polvere di olive di Gaeta e crema di peperoni.
Tra i dolci, a conquistare i palati ci pensa invece il Tirami-choux Hassler ripieno di mascarpone, craquelin al caffè con salsa di cioccolato e polvere di anice, che dona freschezza e pulisce il palato, o la Bavarese alle visciole con ricotta di pecora e mentuccia romana.
LA PROPOSTA DI MIXOLOGY
Freschi, curati e, soprattutto, colorati. I drink dell’Hassler Bar, ideati per la stagione estiva da Diego Gasperini, sono tutti accomunati da una caratteristica principale: l’aspetto visivo. Se è vero, infatti, che un piatto si inizia a gustare prima con gli occhi, lo stesso principio può esser applicato anche ai cocktail. Per questo Gasperini ha realizzato una carta dei drink basata sui profumi, arricchita da guarnizioni a base di frutta fresca e fiori eduli.
Acidità e dolcezze si alternano al palato, sorso dopo sorso, grazie all’utilizzo di frutta di stagione come more, ribes, lamponi e ciliegie, e sentori più esotici come il passion fruit e l’ananas, ma anche grazie a liquori e distillati internazionali che richiamano alla memoria sapori lontani. Tra questi il Pisco, un’acquavite peruviano ricavata dalla distillazione del vino bianco e rosato, e lo Chambord, un liquore di lamponi originario della Francia centrale - precisamente della Valle della Loira - dal colore scuro e dalla consistenza sciropposa.
Tra i drink signature si possono trovare l’Hassler Spritz a base di Italico, lime, prosecco e splash soda, e il Foamy Negroni a base di gin, vermouth Carpano e Gran Marnier. E ancora 1893 Sour, un cocktail realizzato con bourbon, limone, zucchero e albume, e Spicy n’ Frozen con tequila, succo di arancia, lime e tabasco. Per gli amanti dei sapori più dolci ed esotici, in menu si può trovare anche 7th Eaven, un drink a base di vodka, sciroppo di vaniglia, limone, prosecco e purea di melone, mentre chi predilige i sentori più fumé non può perdere lo Smoke Mary con bourbon, Chartreuse Verte (un liquore unico al mondo realizzato con radici, spezie e invecchiato in botti di rovere), Carpano e rosmarino affumicato.
Palm Court – Salone Eva
Piazza della Trinità dei Monti 6 - 00187 Roma
Orari: aperto tutti i giorni dalle 12:30 alle 24:00