Thomas Bradley e MK domenica 2 luglio Castel Sant’Angelo

Thomas Bradley e MK domenica 2 luglio Castel Sant’Angelo

In prima assoluta il 2 luglio due lavori nati appositamente per sotto l'Angelo di Castello basati sul rapporto con il Castello, presentati in collaborazione con Fuori Programma Festival per vivere lo spazio in un inedito rapporto che saprà aprire per il pubblico squarci di condivisione inaspettati. Dalle ore 13 Thomas Bradley e dalle ore 19 mk-Michele di Stefano saranno i protagonisti di una giornata di sperimentazione e scoperta.

La terza edizione di sotto l'Angelo di Castello, rassegna di danza, musica e spettacolo, crea geometrie di relazioni inusuali offrendo spazi di creazione artistica e percorsi di fruizione inaspettati che cattureranno il pubblico in racconti di fascinazione e bellezza. Il progetto di valorizzazione del sito della Direzione Musei statali della città di Roma e il Museo Nazionale di Castel Sant'Angelo, diretti da Mariastella Margozzi, presenta in questa edizione della rassegna molti progetti site-specific che metteranno in relazione e dialogo il luogo e la sua storia con la creazione contemporanea. Il risultato sarà tutto da vivere.

Il progetto culturale sotto l'Angelo di Castello: danza, musica, spettacolo è stato curato e organizzato, nell'ambito delle attività della Direzione Musei statali della città di Roma, da Anna Selvi.

Si inizia il 2 luglio alle ore 13.00 al Dromos per proseguire alle ore 14.30 nella Sala Paolina; alle ore 16.00 nel Cortile dell'Angelo e alle ore 17.30 sulla Terrazza dell'Angelo. Protagonista è Thomas Bradley, artista multidisciplinare, che presenta Characters un'installazione ispirata ad un testo inciso sotto la statua di uno degli angeli collocati sul lato occidentale di Ponte Sant'Angelo di Roma: "Super vestimentum meum miserunt sortem" (Sulla mia veste gettarono la sorte). La statua barocca porta una veste e dei dadi. Utilizzando quattro costumi distinti, il performer e designer Thomas Bradley attraversa diversi luoghi del Mausoleo di Adriano (Castel Sant'Angelo). Bradley considera i suoi costumi come elementi fondamentali per rivelare una natura tipicamente invisibile del corpo, che riguarda l'incarnazione sensoriale. Indossare un costume produce sulla libertà del corpo danzante un effetto simile a quello generato da una maschera: quando il volto è coperto, il corpo si auto-espone. Un processo simile, anche se più sottile, si verifica tra l'atmosfera di un determinato ambiente e il suo effetto sul corpo. La fisicità che deriva dall'incontro tra performer, spazio e costume, in base alle sensazioni e all'immaginario, può essere descritta come evocazione o esorcismo della natura dell'Essere, la morte come costante nell'onnipresenza della trasformazione.

La giornata prosegue alle ore 19 (con repliche alle ore 20.00 e alle ore 20.45) con Veduta > Roma, spettacolo itinerante per 50 spettatori a recita, di mk – Michele Di Stefano, con Biagio Caravano, Roberta Mosca, Laura Scarpini, Sebastiano Geronimo, musica di Lorenzo Bianchi Hoesch. 

Michele Di Stefano di MK, Leone d'Argento per la Danza 2014, e Lorenzo Bianchi Hoesch firmano il progetto dal formato modulare dedicato alla città e alla visione prospettica del paesaggio urbano. Il pubblico fruisce la performance in cuffia con un punto di vista ampio che può interessare spazi molto vicini e molto lontani, collegati tra loro dalla traccia sonora (registrata in olofonia con una forte impronta cinematografica) e dalla dislocazione dei performer.

La veduta urbana viene trasformata dall'ascolto in un luogo che galleggia tra il presente e il possibile; lo spettatore si immerge in un paesaggio che non è più semplicemente ciò che gli si para davanti, ma – così come in una allegoria sacra – un concentrato di coincidenze e configurazioni che sembrano rimandare ad altro. Il reale è ora offuscato ora nitidamente messo a fuoco dal suono, che presiede al potere immaginifico della visione e rende possibile la moltiplicazione dei dettagli in un luogo dalle coordinate immaginarie. Strani complotti e misteriose attività ridisegnano il qui e ora per rileggere l'urbanità attraverso posture e segni di un altrove, indagato da danze asciutte che possono essere molto vicine o lontanissime, all'orizzonte. Dentro e fuori. La danza è dunque letteralmente un punto di vista sul mondo che inscrive e afferma la figura nello spazio della comunità suggerendo allo stesso tempo una via di fuga.

Prenotazione obbligatoria: consegna delle cuffie nel cortile dell'Angelo

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