L’École française de Rome, con sede a Palazzo Farnese e a Piazza Navona, fondata nel 1875, ed attiva in Italia per la ricerca e la formazione alla ricerca in storia, archeologia e scienze umane presenta le novità e alcune iniziative in calendario per il 2022, con l’obiettivo di rappresentare un riferimento culturale d’eccellenza nella Capitale.
“Nonostante le restrizioni sanitarie che pesano ancora sulle nostre attività, l’anno 2021 si è concluso con qualche evento significativo come la partecipazione al fianco dell’Ambasciata di Francia in Italia all’impressionante cantiere di restauro del Palazzo Farnese, l’installazione del laboratorio di archeologia nei locali ristrutturati all’interno della sede di Piazza Navona, e la ripresa dello studio della collezione di antichità dell’École (accompagnata da un progetto di restauro e di mostra)- commenta Brigitte Marin, Direttrice dell’École française de Rome in occasione di un incontro con la stampa - Per il 2022 abbiamo previsto una serie di manifestazioni che testimoniano la presenza dell’École ben oltre il mondo accademico che rappresentano una grande opportunità di arricchire lo scenario culturale a Roma. In quanto protagonista della ricerca francese all'estero, l'École française de Rome sviluppa reti di cooperazione in tutti i campi della sua attività, dalla formazione alla valorizzazione, dalla ricerca archeologica e storica alle indagini di scienze sociali, dalle risorse documentarie alle pubblicazioni. La collocazione dell’École a Roma le consente di sviluppare dei rapporti con un gran numero di istituzioni accademiche straniere all'interno dell'Unione degli Istituti di Archeologia, Storia e Storia dell'Arte. Auspico che l'orizzonte si allarghi nei prossimi mesi- conclude Marin - e che il trattato del Quirinale firmato il 26 novembre 2021 per una cooperazione franco-italiana rafforzata intensifichi ulteriormente le relazioni tra gli ambienti accademici francesi e italiani nelle scienze umane e sociali, e non solo. Si prospettano grandi progetti, incentrati sulle sfide del digitale e della scienza aperta, sulla cooperazione internazionale e sulle politiche europee di ricerca, nonché sulle molteplici forme di interdisciplinarità".
LE ATTVITÀ DELL’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME
L’ EFR dal 2011 fa parte della rete delle Écoles françaises à l’étranger con l’École française d’Athènes (ad Atene), l’Institut français d’archéologie orientale (al Cairo), l’École française d’Extrême-Orient (a Parigi e nel Sud Est asiatico) et la Casa de Velázquez (a Madrid).
Molteplici sono i protagonisti della nuova programmazione dell’istituto di ricerca francese che si sviluppa dalla Preistoria ai nostri giorni: la direzione scientifica, i membri, i borsisti e i ricercatori.
Brigitte Marin è alla guida dell’École française de Rome dal 2019. Professoressa di storia moderna all’università di Aix-Marseille, direttrice di studio all’EHESS (École des Hautes Études en Sciences Sociales), è specialista di storia urbana, sociale e culturale dell’Italia moderna. Ha pubblicato vari studi sulle città dell’Europa meridionale, in particolare su Napoli nel Settecento.
Il suo lavoro è affiancato da tre direttori degli studi che si occupano di ricerche divise in tre periodi: Antichità, Medioevo, Epoche moderna e contemporanea.
Nicolas Laubry è il direttore degli studi per l’Antichità e responsabile del servizio archeologico dell’École, dal 2017. Professore associato di storia antica dell’Université Paris-Est-Créteil, epigrafista, i suoi studi si interessano alle pratiche funerarie del mondo romano e ha condotto delle ricerche a Pompei a Ostia antica.
Pierre Savy è il direttore per gli studi per il Medioevo, dal 2016. Professore associato in storia medievale all’université Gustave-Eiffel (Parigi), è storico specializzato nelle relazioni tra ebrei e cristiani alla fine del Medioevo. È curatore della Storia mondiale degli ebrei pubblicata in Italia di recente dall’editore Laterza.
Laura Pettinaroli, direttrice degli studi per le epoche moderna e contemporanea, dal 2021, è professoressa associata di storia contemporanea. I suoi temi di ricerca spaziano dalla storia contemporanea dell’Europa e del mondo russo alla storia religiosa e questioni internazionali. Dirige un progetto intorno all’archivio Pio XII.
NUMEROSI EVENTI SONO APERTI GRATUITAMENTE AL PUBBLICO PER IL PRIMO SEMESTRE 2022
Dal programma di incontri organizzati dall’École française de Rome nella sua sede di piazza Navona 62, a Roma e online, spiccano i seguenti appuntamenti:
Dal 24 febbraio al 9 aprile 2022: mostra “Le korai di Medma tra di noi. Gli ex voto di un santuario greco restituiti dalla fotomodellazione 3D”
Il 26 maggio 2022: apertura della mostra “Vulci, il patrimonio disperso e ritrovato”, al museo delle Antichità Etrusche e Italiche, Sapienza Università di Roma, a cura di Christian Mazet (archeologo e membro scientifico dell’EFR)
Dal 27 gennaio al 7 giugno 2022: seminario sugli archivi del pontificato Pio XII – ricerche in corso
21 giugno 2022: presentazione del libro Publier le mal. Autour de l’édition critique de Mein Kampf, organizzatore Pierre Savy (direttore degli studi del Medioevo all’EFR)
VISITE DELL’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME APERTE AL PUBBLICO
Le porte di Palazzo Farnese sono state riaperte ai visitatori dalla fine 2021: è possibile prenotare le visite guidate dal sito www.visite-palazzofarnese.it. Nella sede dell’École française de Rome a palazzo Farnese, la visita guidata del venerdì sera proseguirà fino al secondo piano una presentazione della biblioteca dell’EFR e della Loggia ideata dal Vignola sulla facciata posteriore.
Maggiori informazioni sul sito dell’ambasciata di France in Italia: https://it.ambafrance.org/Palazzo-Farnese-11114
Inoltre, l’École française de Rome ha stipulato una convenzione con la concessionaria dell’Area Archeologica Stadio di Domiziano (MKT121 srl) per offrire al pubblico l’occasione di scoprire l’area archeologica sottostante la sua sede di Piazza Navona 62, studiata e valorizzata tra il 2006 e il 2010, nell’ambito del progetto “Piazza Navona” sulla lunga storia della piazza. Maggiori informazioni sul sito https://stadiodomiziano.com/
In conformità alle norme sanitarie vigenti, per assistere agli eventi in presenza e per accedere agli spazi dell’École française de Rome è indispensabile esibire all’ingresso il green pass rafforzato in corso di validità.
L’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME E LA RICERCA: NOVITÀ E PROGETTI
L’EFR accoglie ogni anno dottorandi (borsisti e dottorandi a contratto), giovani ricercatori (18 membri scientifici), nonché docenti-ricercatori, ricercatori e altri profili scientifici più consolidati provenienti da tutto il mondo. Pertanto sono circa un migliaio le persone che, oltre ai lettori della biblioteca, frequentano l’EFR annualmente, per periodi che vanno da qualche giorno a un intero anno. In tale contesto, le borse rappresentano per i giovani ricercatori e studenti altrettante opportunità di portare a compimento i propri lavori di ricerca in Italia.
L’École française de Rome attua inoltre una notevole politica di partenariato con istituzioni universitarie e laboratori di ricerca, che si traduce in una programmazione pluriennale che si sviluppa, da un lato, con le missioni e la ricerca su campo, e, dall’altro, con la pianificazione in loco di incontri e conferenze attraverso i quali la comunità scientifica ha modo di condividere i risultati della ricerca.
La ricerca programmata per i prossimi cinque anni (2022-2026) è organizzata intorno a varie discipline da sempre al centro del raggio d’azione dell’istituto: l’archeologia, la storia, la storia dell’arte e le scienze sociali. Fra loro, possiamo menzionare più particolarmente il lavoro in corso sulla Galleria dei Carracci a palazzo Farnese a Roma (in partenariato tra l’altro Soprintendenza Speciale Archeologia Belle Arti Paesaggio di Roma, l’Accademia di Francia a Rome – Villa Medici, la Fondazione Centro conservazione e restauro “La Venaria Reale”, l’Ambasciata di Francia in Italia, il laboratorio SAPRAT dell’EPHE di Parigi).
Sempre a Roma, due programmi sugli archivi Pio XII (GLOBALVAT e ArchivesPie12 in collaborazione con l’Istituto Storico Germanico di Roma) permettono a delle équipe di ricercatori di studiare la portata globale di questi archivi vaticani.
Nel Sud Italia, il progetto franco-italiano (PORTA NOCERA) incentrato su una delle necropoli romane di Pompei prosegue aprendo una nuova maniera di scrivere la storia con l’archeologia.
IL MEDITERRANEO E L’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME
Le isole del Mediterraneo sono anche loro oggetto di studi approfonditi. Le ricerche multidisciplinari del progetto ISOLE-STORIA, su archeologia e ambiente, riguardano le “isole di storia” del Tirreno con particolare attenzione su Ischia, con partenariati in Italia e in Francia (università degli Studi di Milano, Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo, Soprintendenza ABAP di Napoli, Regione Campania, Museo Archeologico L. Bernabò Brea di Lipari, Comune di Lacco Ameno, Centre Camille Jullian (CNRS-Aix-Marseille Université).
Un’altra indagine collettiva (GOUVILES) si interessa alle isole come laboratorio storico e storiografico e esamina la questione del governo di questi ambienti al livello globale. Sono coinvolte istituzioni e laboratori in Italia (Università degli studi di Palermo), in Francia (Labex Structuration des Mondes Sociaux, FRAMESPA, Institut universitaire de France, GIS Histoire et Sciences de la mer), in Spagna (Casa de Velázquez), in Grecia (École française d’Athènes)
Il campo d’intervento privilegiato copre un’area comprendente Roma, l’Italia, il Maghreb e i paesi del Sud-est europeo vicini al Mar Adriatico. Un interesse specifico è rivolto anche all’archeologia medievale con importanti progetti di ricerca e scavo su siti italiani e in territorio croato e albanese.
Non mancano infine altri grandi temi legati alla Magna Grecia e in generale all’Italia del sud: il culto e gli spazi religiosi, la colonizzazione greca, con particolare riferimento ai centri di Cuma e Arpi, per i quali è fondamentale la collaborazione con il Centre Jean Bérard di Napoli, unità di ricerca gestita dal CNRS francese e dall’École française de Rome.
L’ÉCOLE FRANÇAISE E IL LEGAME CULTURALE CON ROMA
La vocazione universale della città di Roma, capitale del mondo romano antico, poi del Cristianesimo, le permette di accogliere dei ricercatori che lavorano su ogni regione del mondo. Questa ricchezza spiega anche la presenza di altri istituti di archeologia, di storia e di storia dell’arte a Roma, riuniti all’interno dell’Unione Internazionale (35 istituti che rappresentano 27 diversi paesi).
A Roma, sin dalla sua creazione, l’École condivide Palazzo Farnese con l’Ambasciata di Francia in Italia. L’EFR mette a disposizione dei ricercatori di ogni paese le sue fonti documentarie, in particolare la biblioteca specializzata con un patrimonio librario di oltre 211.000 volumi, ubicata al secondo piano di Palazzo Farnese. Sono circa 24 000 ingressi all’anno. Pubblica ogni anno più di una ventina di volumi in questi settori di studio e una rivista a cadenza semestrale, i Mélanges. Una parte dei volumi della collezione è disponibile gratuitamente online sui portali Persée e OpenEdition.
Dal 1975, l’EFR possiede anche un palazzo sito in Piazza Navona e, dove si trova il suo laboratorio archeologico. In questa sede, hanno luogo incontri, presentazioni, conferenze pubbliche.
I NUMERI DELL’ÉCOLE FRANÇAISE DE ROME - NUMERI CHIAVE ANNUALI
10 cantieri archeologici aperti in Albania, Croazia, Italia, Marocco
34 programmi di ricerca attivi
25 opere pubblicate
164 borsisti (soggiorno da 15 giorni a 2 mesi)
18 membri scientifici
12 ricercatori residenti
1°000 ricercatori accolti nel quadro di programmi di ricerca
24°000 ingressi alla biblioteca