Piatti abbondanti e ricchi di grassi, prezzi dei generi alimentari che aumentano di due cifre percentuali. E l'uovo? Si dimostra amico non solo della salute, ma anche del portafoglio delle famiglie: grazie alle sue caratteristiche nutrizionali si inserisce come alimento fondamentale nella dieta corretta che i consumatori dovrebbero seguire e, diversamente da altri prodotti, l’incremento del prezzo al consumo è contenuto e non incide sul potere d'acquisto delle famiglie. Ogni anno, in occasione del “World Egg Day” l'Unione nazionale dell'avicoltura (Una) sottopone l'uovo a due prove: l'esame nutrizionale e quello dei prezzi, legato all'avvento della moneta unica. Il risultato è che questo alimento, da sempre compagno di strada dei pranzi e delle cene degli italiani, le supera entrambe in maniera brillante, presentandosi come la proteina “nobile” più a buon mercato. Secondo i nutrizionisti l'uovo si trova in linea con l'alimentazione ideale da seguire. Contiene proteine, fosfolipidi, vitamine e sali minerali che lo rende un ottimo alimento per tutti, compresi bambini e anziani.
L'importante è non esagerare: il consumo consigliato è di quattro o cinque uova a settimana.
Ma l'uovo supera anche l'esame dell'euro e si dimostra amico delle tasche degli italiani nell'epoca dei “prezzi pazzi”, che aumentano da un mese all'altro di due cifre percentuali. Negli ultimi tre anni il suo prezzo all'ingrosso si è ridotto addirittura dell'1,1%. Nell’ultimo triennio la crescita del prezzi al consumo è stata di gran lunga inferiore a quella di altri generi alimentari e ben al di sotto del tasso di inflazione registrato nello stesso arco temporale: +7,3%, mentre la carne bovina è cresciuta del 8,1% e il latte del 13%. In sostanza, l' incremento è rimasto contenuto in appena 1,3 centesimi di euro.
Marialuisa Roscino