Prugne: benefiche per ossa, cuore e apparato digerente

Prugne: benefiche per ossa, cuore e apparato digerente
Scopriamo insieme proprietà, benefici e controindicazioni
 
La Prunus domestica è la pianta dalla quale si generano le prugne o susine. Questo frutto, che è stato introdotto nel bacino del Mediterraneo dai Romani, sebbene fosse originario della Siria nella zona di Damasco, fu ulteriormente diffuso in tutta Europa durante il XIII secolo, grazie ai movimenti di persone susseguenti le crociate. Prugna è un nome che deriva dal termine greco pyrsòs (rosso), mentre susina deriverebbe da Susa, il nome della città persiana (nell’attuale Iran) nella quale erano coltivate sin dall’antichità le prugne. A livello botanico non vi è alcuna differenza tra prugne e susine: i frutti della Prunus domestica, infatti, sono proprio le prugne/susine. A livello alimentare, la differenza è data dal grado di conservazione del frutto: se è fresco lo si definisce susina, se è essiccato prende il nome di prugna.
 
Proprietà nutrizionali
Rispetto a molta frutta estiva, le prugne hanno un apporto calorico leggermente superiore alla media, con circa 45kcal per 100 grammi di parte edibile.
Il maggior numero di calorie si deve, in modo particolare, alla forte presenza zuccherina, con circa 10,5 grammi di carboidrati, bilanciati però da una pressoché totale assenza di grassi e da un buon livello di fibre (1,5 g). Le prugne o susine sono buone apportatrici di vitamina C (circa l’11% della RDA), mentre offrono livelli più bassi di vitamine A, B1, B3, B5 (intorno al 2-3% della RDA) e livelli più alti di vitamina K (6% della RDA). Dal punto di vista dei minerali, le prugne apportano all’organismo, in particolare, potassio, fosforo e magnesio, con quantità variabili tra il 2 e il 3% della dose giornaliera raccomandata.
 
Benefici
Grazie alla preziosa composizione dei loro micronutrienti: vitamina K, potassio, vitamina C, vitamina B6, rame e manganese apportano grande beneficio alle ossa, cuore e apparato digerente.
Il consumo di prugne, da sempre, è associato a una benefica azione sull’intestino. Le fibre contenute nella polpa e nella buccia, insieme alla componente idrica, sono responsabili nel favorire la motilità intestinale. Le susine agiscono inoltre da efficaci fornitori di energia e zuccheri durante l’attività sportiva, oltre che favorire all’organismo una funzione depurativa. Gli effetti benefici delle prugne si estendono anche all’apparato osseo, al derma e ai capelli, poiché la vitamina C influisce positivamente nei processi cellulari.
 
Controindicazioni 
Le prugne, sebbene ricche di benefici, presentano tuttavia controindicazioni, che riguardano in particolare, i soggetti a rischio iperglicemico, a causa del sorbitolo. Il sorbitolo, infatti, richiamando acqua può portare a ritenzione idrica e problemi a carico dell’apparato renale ed osseo nei diabetici. Allo stesso modo, effetti simili possono risultare anche nelle donne in gravidanza, soprattutto perché possono generare una iperglicemia gestazionale che, tuttavia, si risolve con il termine della gravidanza stessa. In particolare, nell’allattamento  l’assunzione di prugne può generare eccessiva motilità intestinale nel bambino, sempre a causa del sorbitolo. Un’assunzione eccessiva di prugne ha infine un effetto lassativo importante e può causare anche meteorismo, soprattutto nei soggetti che già soffrono di sindrome del colon irritabile.
 
Marialuisa Roscino
  
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