Una dieta ricca di frutta e verdura fresca, carote soprattutto, aiuta a prevenire il cancro perché stimola la produzione di una sostanza, chiamata Mhc II,necessaria al sistema immunologico per individuare ed eliminare le cellule tumorali. Lo ha stabilito un gruppo di scienziati dell'Istituto di ricerca alimentare di Norwich, nella contea inglese del Norfolk, a conclusione di una serie di esperimenti clinici guidati da David Hughes. Le proprietà anti tumorali di frutta e verdura fresca, albicocche, broccoli e carote in particolare, sono da attribuire al beta carotene, sostanza di cui sono ricche. Confermando il contenuto della relazione presentata al convegno, Hughes ha affermato che nell'organismo il beta carotene stimola la sintesi di Mhc II, un composto grazie al quale il sistema immunologico può individuare le cellule cancerose. In una serie di esperimenti clinici, gruppi di persone con una dieta ricca di beta carotene, basata sul consumo di tre-quattro carote al giorno, dopo un mese hanno mostrato alti livelli di Mhc II. Questa molecola si trova sulla superficie dei monociti, un tipo di globuli bianchi cruciali nella risposta immunologica contro agenti infettivi, tossici o cellule mutate come quelle tumorali.
Novità sulle carote sono arrivate anche dal punto di vista della commercializzazione. Dopo le numerose modifiche apportate gli scorsi anni, che mettevano a rischio la chiarezza giuridica della legislazione comunitaria sulle carote, i cui primi testi risalgono al 1986, i relativi testi sono stati rielaborati per tener conto delle raccomandazioni del gruppo di lavoro per la normalizzazione dei prodotti deperibili e il miglioramento qualitativo, enunciate dalla Commissione Economica per l'Europa delle Nazioni Unite. Con generale sollievo, la situazione è ora più rispondente alle esigenze dei consumatori in base ad una concorrenza leale.
Il regolamento comunitario lascia tuttavia una certa tolleranza, in quanto prevede che, nelle fasi successive di spedizione (oltre al primo trasporto), le carote possano presentare “una lieve riduzione dello stato di freschezza e di turgore”. Resta invece il massimo rigore per “escludere i prodotti colpiti da marciume”. Le carote sono classificate in tre categorie. Solo le peggiori potranno presentare difetti di forma e colorazione (in particolare una colorazione verde o rosso-violacea al colletto), ma è tassativamente escluso che siano biforcute. Per le migliori, la differenza di calibro e di peso tra la radice più piccola e la più grande in una stessa confezione non deve superare 30 mm o 200 grammi.
Marialuisa Roscino